“Sono stata io”, la baby sitter del bimbo precipitato da una finestra a Soliera confessa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-03

Monica Santi, baby sitter 32enne del bimbo precipitato a Soliera (Modena) ha confessato di aver gettato il piccolo dalla finestra

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“Sono stata io a lanciare il bambino fuori dalla finestra. Non è stato un gesto premeditato, ma frutto di un malore che improvvisamente mi ha colpita, mi sono trovata in uno stato di catalessi”: ha confessato Monica Santi, la babysitter 32enne accusata di aver lanciato un bimbo di 13 mesi dalla finestra di una villetta di Soliera (Modena). Il piccolo è ricoverato in ospedale a Bologna in gravi condizioni. Questa mattina le sue condizioni hanno avuto un miglioramento: ha iniziato a reagire alle cure ed è stato dichiarato “fuori pericolo immediato di vita”. Si trova ancora in terapia sub intensiva. “Mi sentivo soffocata – ha dichiarato la donna, in lacrime, come riporta la sua avvocata Francesca Neri – e ho compiuto questo gesto al quale non riesco a dare una giustificazione”. Dichiarazioni spontanee rilasciate di fronte al Gip. Il pm ha chiesto per la donna la conferma della misura cautelare in carcere per tentato omicidio, per la difesa è la soluzione che “la possa maggiormente tutelare”.

“Sono stata io”, la baby sitter del bimbo precipitato da una finestra a Soliera confessa

“Dentro di lei – ha spiegato Neri – dopo aver compiuto questo gesto, si trovava in una realtà parallela, non capiva cosa le stesse succedendo. L’unica cosa che è stata in grado di fare è stata quella di scendere dal piano superiore, dove si trovava col bambino, andare dalla donna delle pulizie che si trovava al piano inferiore, e riferirle la frase: ‘Adesso il bambino è libero’”. Dopo queste affermazioni, la colf è corsa nel cortile dove ha trovato il piccolo riverso a terra. In quel momento la babysitter “era priva di alcun sentimento, immobilizzata – prosegue l’avvocata – Ha potuto dire che nell’ultimo periodo a seguito di insoddisfazioni in campo lavorativo precedenti al lavoro di babysitter, è nato in lei un senso di abbandono, di insicurezza, aveva bisogno di attenzioni che non riusciva a trovare. Riteneva di essere in grado di gestire da sola questo suo malessere invece purtroppo ha avuto il sopravvento sul suo raziocinio”. La difesa attende la valutazione di un perito per capire “se questo suo disagio psicosociale abbia influito sull’agito della ragazza, quanto prima verranno nominati i periti per analizzare la personalità della signora Santi”.

 

(immagine di copertina: screenshot video Tg3)

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