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La figlia e il genero di Laura Ziliani hanno confessato l’omicidio

neXtQuotidiano 26/05/2022

Mirto Milani e Silvia Zani, genero e figlia maggiore di Laura Ziliani, hanno confessato di aver ucciso l’ex vigilessa di Temù

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Mirto Milani ha confessato di aver ucciso l’ex vigilessa di Temù (in Valcamonica), Laura Ziliani. La svolta nelle indagini sull’omicidio dell’8 maggio dello scorso anno nel corso di un interrogatorio in carcere, dove Milani – fidanzato della figlia maggiore della vittima – è rinchiuso dal 24 settembre del 2021. Insieme a Paola e Silvia Zani, due delle tre figlie di Laura Ziliani, è accusato di omicidio volontario. Per diversi mesi i familiari della vittima si erano chiusi nel silenzio. Anche la figlia maggiore, Silvia, fidanzata di Milani, ha confermato agli inquirenti dopo un lungo interrogatorio di aver ucciso la madre, insieme all’uomo e alla sorella minore Paola, che verrà ascoltata giovedì pomeriggio.

Mirto Milani: il fidanzato della figlia ha confessato l’omicidio Laura Ziliani

Milani, in oltre 4 ore di colloquio con il pm, non avrebbe scaricato le responsabilità sulle sorelle Zani ma avrebbe ammesso che ad agire sarebbero stati tutti e tre insieme. Secondo l’accusa, la sera del 7 maggio 2021, i tre presunti assassini avrebbero sedato la donna con benzodiazepine, poi l’avrebbero soffocata “in modo non violento” ed infine l’avrebbero sepolta vicino al fiume Oglio, che tre mesi dopo – in piena – ha fatto riemergere il cadavere. Il parere del medico legale che ha eseguito l’autopsia recitava: “La causa del decesso è da identificarsi in un’asfissia meccanica da chiusura delle aperture aeree in un soggetto sotto l’influenza di benzodiazepine”. Tra i nuovi elementi dell’indagine la scoperta di una seconda buca scavata la notte del delitto e mai utilizzata per nascondere il corpo della vittima. Lo scopo del reato, per la gip Alessandra Sabatucci, era “appropriarsi in via esclusiva del patrimonio familiare”.

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