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La mina nascosta nella busta della spesa in Ucraina | VIDEO

neXtQuotidiano 18/04/2022

Un filmato che conferma gli allarmi già emersi nelle scorse settimane: i russi hanno lasciato queste cariche esplosive nei luoghi più nascosti, pronte a colpire anche dopo il ritiro delle truppe militari

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Dalle città che non sono più in mano all’esercito russo, arrivano conferme – anche attraverso le immagini – di quello che i militari inviati dal Cremlino hanno lasciato in giro per le strade. Non solo corpi senza vita come accaduto a Bucha, ma anche cariche esplosive in gradi di esplodere al contatto con cose e persone. Il caso del video della mina nella busta della spesa è solamente una delle tante testimonianza che arrivano dall’Ucraina. Una storia che si unisce a tante altre simili, anche se con “espedienti” diversi.

Mina nella busta della spesa lasciata per le strade ucraina

Il filmato mostra le operazioni per disinnescare quella mina nella busta della spesa lasciata in strada. Una carica esplosiva in grado di colpire e uccidere una persona che la tocca, la sfiora. O anche solamente una persona che passa di lì nel momento  in cui – per qualsiasi causa – il detonatore “a tocco” si attiva. Quel sacchetto pieno, dunque, diventa una trappola come molte altre. Perché alle porte della capitale ucraina e nella città di Chernihiv altre mine sono state ritrovate nei posti più impensabili, pronte a esplodere e uccidere.

Strategie post belliche in un Paese travolto dalla guerra. Perché queste cariche esplosive sono state lasciate dai soldati russi che, dopo aver tentato di conquistare borghi, sobborghi, città e cittadini, hanno lasciato in strada questi “regali” per continuare a colpire – anche a distanza – i civili ucraini e i militari intervenuti dopo la cacciata delle milizie inviate dal Cremlino. Perché le mine antiuomo si possono nascondere ovunque: dai sacchetti della spesa (come testimoniato da questo video) ad altri oggetti di uso comune. Pronte a esplodere sotto le mani di chi non può accorgersi del contenuto. Una strategia del terrore che continua a esser viva anche in quelle zone liberate dopo settimane di guerra.

(foto e video: da Agenzia Vista)

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