Attualità
Mike «Coatto» Barnett: l'uomo che ha "terrorizzato" Roma con un finto kalashnikov
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2015-11-16
Armi giocattolo dimenticate in un SUV, l’intervento dei NOCS. il Papa costretto a cambiare percorso. Roma fa schifo che continua la sua battaglia contro il degrado. Tutto grazie a un ragazzo di trent’anni
Dopo gli attentati di Parigi e le dichiarazioni dell’ISIS che ha minacciato per l’ennesima volta di colpire Roma nella Capitale sale la tensione, ma questa volta si tratta di una farsa. Ieri pomeriggio, poco dopo le 17 il Papa si apprestava a fare ritorno in Vaticano dopo la visita alla Chiesa Evangelica Luterana. Prima ancora che il corteo papale si mettesse in moto però il capo scorta riceve l’ordine dalla Questura di cambiare percorso. Cosa è successo? Lungo il percorso del Papa, in Corso Vittorio, di fronte Sant’Andrea della Valle gli agenti del NOCS stavano esaminando un’auto sospetta.
C’è da spostare una macchina! È un SUV con kalashnikov (finti)
Da uno dei finestrini infatti uno degli agenti aveva notato qualcosa all’interno del pickup nero parcheggiato in divieto di sosta: alcune pistole e un fucile tipo kalashnikov. Immediatamente è stato lanciato l’allarme e sul posto sono intervenuti anche gli artificieri che hanno aperto il veicolo per esaminare le armi. È apparso subito chiaro però che non si trattava di armi vere ma di giocattoli, del tipo utilizzato per le partite di softair. Cessato allarme quindi. Nel frattempo però le forze dell’ordine avevano rintracciato il proprietario del pickup.
Si tratta di un amico di Mike Barnett, un ragazzo americano residente a Roma. I due hanno spiegato agli agenti che le armi erano rimaste in macchina dopo i festeggiamenti di Halloween. Ecco il costume di Halloween:
Eccolo felice con l’amico Matteo mentre si scatta un selfie all’interno della volante che lo sta portando in Questura:
Naturalmente Barnett e il suo amico sono stati rilasciati, anche se per un attimo la Polizia ha pensato che l’auto potesse servire per un attentato terroristico al Papa.
Roma fa schifo contro Mike Barnett
Tutto è bene quello che finisce bene? Tutt’altro, perché ecco che arriva Roma fa Schifo, il sito che da anni è in prima linea per difendere la Capitale dalla minaccia dell’ISIS e delle orde di stranieri e che da qualche anno sta costruendo un dossier contro Mike Barnett. In un pezzo dell’anno scorso Tonelli scriveva che Barnett era «un bellimbusto americano venuto dall’Ohio per fare i suoi porci comodi nelle fontane di Roma» chiosando, naturalmente, chiedendosi in quale altra città se non a Roma avrebbe potuto fare una cosa simile? Di certo non a Oslo, verrebbe da dire, dove l’acqua delle fontane è troppo fredda per farci il bagno. Di sicuro è che Barnett è un po’ il Dan Bilzerian de noantri.
Chissà cosa farà Barnett ancora? Ruberà le nostre donne? Nel frattempo Roma fa Schifo invita Mike a fare il gradasso altrove: e nei commenti un amico di Barnett ci spiega che sì, fare il bagno nelle fontane è sbagliato perché è vietato, ma lo fanno tutti, turisti e non. E poi Mike è un eroe, ha salvato una ragazza da un malintenzionato prendendosi una coltellata. Nella realtà delle cose probabilmente Barnett non è un eroe e nemmeno un pericoloso criminale che calpesta e oltraggia la storia di Roma ma è un coatto vero, proprio come tanti romani. Gli stessi che continuano a dire che Roma fa schifo e che è tutta colpa degli stranieri. Una nota a parte la merita Il Messaggero, che per acchiappare qualche click confeziona un bel titoletto allarmistico di quelli che ti fanno scattare la voglia di aprire l’articolo. Per poi scoprire che si trattava solo di armi giocattolo.
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