Il Metodo Casalino per il ricatto ai conduttori tv

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-02

Nel ritratto del Corriere la descrizione di un curioso trucchetto per trattare con i big dell’informazione

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Tommaso Labate sul Corriere della Sera si diletta oggi in un ritratto di Rocco Casalino, che è diventato nuovo portavoce del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Nel racconto c’è anche una curiosa descrizione del cosiddetto trucchetto che Casalino utilizza per tattare con i big dell’informazione:

In bacheca, fino ad allora, ha una serie di collaborazioni con riviste di gossip, la conduzione di un programma su Tele Lombardia e, ovviamente, quella partecipazione al Gf. Dopo le elezioni del 2013, da una stanzetta del Senato fa fuori uno dopo l’altro tutti i membri dello staff comunicazione. Se nel destino c’era scritto che dovesse rimanerne uno solo, tra gli spin doctor pentastellati, l’Highlander è «Rocco». Ed è proprio la scalata senza fare prigionieri a regalargli i galloni dell’«intoccabile» anche tra i parlamentari.

«Sentite Rocco», «Parla con Rocco», «Hai già chiesto a Rocco?» diventano messaggi preimpostati sui telefonini degli eletti che rispondono alle richieste dei giornalisti. «Rocco», intanto, ha congegnato un trucchetto con cui tentare di trattare da pari a pari anche coi big dell’informazione. Funziona così: lui garantisce una partecipazione di Di Maio o Di Battista a uno show e, poco prima della diretta, gela autori e conduttori con un WhatsApp a freddo. «Mi spiace, non veniamo più». Da lì parte una trattativa. E, trattativa dopo trattativa, il mito di «Casalino» si accresce e si allarga, come la fama di Enea all’inizio dell’Eneide.

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Anche i nemici gli riconoscono un pregio. Al contrario di quelli che fanno i deboli coi forti e i forti coi deboli, più è alto l’interlocutore, più Casalino si sente pronto a un braccio di ferro. In tanti, da questo punto divista, hanno notato una clamorosa somiglianza tra lui e Renzi. Il modo di entrare a Palazzo Chigi, nonostante le macroscopiche differenze del caso, è stato più o meno lo stesso. Sul modo di uscirne, dirà la storia.

Leggi sull’argomento: I messaggi Whatsapp di Casalino

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