La supercazzola con cui Giorgia Meloni risponde alle lettera di Luca Trapanese sulle adozioni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-06

La leader di Fratelli d’Italia ha replicato all’appello sui diritti lanciato dall’assessore al welfare del Comune di Napoli e padre della piccola Alba. Senza dare alcuna risposta

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Una serie di non risposte che confermano come la posizione di Giorgia Meloni sulle adozioni in Italia (quelle relative ai single e alle coppie omosessuali) sia del tutto fumosa e priva di dati. Nei giorni scorsi abbiamo parlato della lettera-appello scritta da Luca Trapanese, assessore al welfare del Comune di Napoli e padre (adottivo) della piccola Alba, rivolta proprio alla leader di Fratelli d’Italia che dopo il 25 settembre dovrebbe (come confermano i sondaggi) essere alla guida del governo. E oggi proprio la probabile prossima Presidentessa del Consiglio ha deciso di replicare a quel genitore single che con grande amore sta facendo crescere la sua bimba di 5 anni.

Meloni “risponde” alla lettera di Luca Trapanese sulle adozioni

Questo il testo integrale della risposta di Giorgia Meloni a Luca Trapanese.

Ciao Luca. Ti rispondo volentieri perché, al netto della differente appartenenza politica, ammiro la tua storia e tifo per te ed Alba. Da quello che ho letto e dai tuoi occhi, sono convinta che stai offrendo a tua figlia tutto il tuo amore. Accetto con piacere l’invito a cena, anche da parte di Ginevra, che si divertirebbe un mondo a giocare con Alba e a mangiare la vostra pizza “leggendaria”.
D’altra parte, ti direi le stesse cose che sostengo in pubblico. Chi ha il compito di scrivere le leggi commetterebbe un errore se non considerasse alcuni princìpi. La norma non è mai dettata per singoli individui, ma per un numero indeterminato di persone che si trovano in una stessa situazione. Lo dico per prevenire una tua possibile obiezione: “Quante coppie etero sarebbero genitori peggiori di una coppia omosessuale o un single?”
Non saprei darti un numero, ma ce ne sarebbero e ce ne sono. Ciò non toglie che per un bambino essere cresciuto e amato da un papà e una mamma è meglio che esserlo da uno solo dei 2. Non conosco nessuno che rinuncerebbe a uno dei propri genitori. Io non ho avuto la possibilità di scegliere e ho dovuto farci i conti per tutta la vita.
La norma deve anzitutto porsi dalla parte del soggetto più fragile, difenderlo e garantirgli condizioni di vita migliori possibili. Detto ciò, è chiaro che un single o una coppia omosessuale sarebbero meglio di una casa-famiglia. Ed è giusto che la legge consenta a te e Alba di essere famiglia. Poiché si pone sempre dalla parte del soggetto più fragile. E quindi ammette che in situazioni particolari come la vostra vi possa essere un’adozione a tutti gli effetti.
Ma la realtà è ancor più complessa: in Italia ci sono tantissime coppie che tentano disperatamente di adottare un bimbo attraversando un’infernale trafila burocratica e sono molte di più dei bambini dichiarati adottabili. Per questo serve fare tanto: potenziare servizi di protezione dell’infanzia, tagliare burocrazia, velocizzare adozioni nazionali e internazionali, sostenere economicamente le coppie che decidono di fare questo straordinario gesto d’amore. Temi sui quali sono convinta saresti d’accordo con me. Ma ne riparliamo a cena… Vi abbraccio forte.

Accetta, dunque, l’invito a cena a Napoli. Ma non spiega quale sia la sua posizione sulle adozioni aperte anche ai genitori single (consentita in Italia solo in caso di minore con disabilità) e alle coppie omosessuali. Anzi, lo si evince tra le righe di quanto scritto da Giorgia Meloni che, però, parla meramente di posizione ideologica confermando anche lei di non avere dati sufficienti per dire “sì o no”. Sostiene, infatti, di non avere una risposta alla possibile obiezione “Quante coppie etero sarebbero genitori peggiori di una coppia omosessuale o un single?”. E questo potrebbe già bastare.

Poi, prima dei classici appigli alla burocrazia da snellire (facendo riferimento solamente alle “coppie”), sostiene che una norma non debba riguardare un singolo soggetto, ma debba prevedere riflessi su un numero indeterminato di persone. Ed è qui che il controsenso è servito: una legge ad hoc per consentire a chiunque di procedere con l’adozione di un minore permetterebbe di procedere senza ostacoli normativi. Cosa che, invece, non può avvenire in assenza di una norma che regolamenti e apra le porte a questa possibilità per tutti. Che siano futuri e futuribili genitori single o coppie dello stesso sesso.

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