Quell’imbarazzante titolo di Dagospia sulle “nozze” tra Paola Turci e Francesca Pascale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-30

Paola Turci e Francesca Pascale convoleranno a nozze questo finesettimana, ma per molti il fatto che due donne si amino resta un concetto impossibile da concepire

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“Dopo essere stata ‘rottamata’ dalla pompetta di Berlusconi, l’ex fidanzata del cav si butta sulla patonza per coronare il suo sogno d’amore con la cantante in Toscana”: questo è il modo scelto da Dagospia per rilanciare lo scoop di Leggo che ha rivelato le imminenti nozze segrete tra Paola Turci e Francesca Pascale. La narrativa che si sta creando intorno a questa unione spinge molto sulla becera ironia del “la relazione con Berlusconi ha fatto cambiare orientamento sessuale a Pascale”. Messa in forma edulcorata, visto che in tantissimi credono che le persone scoprano in questo modo di essere attratte anche da individui dello stesso sesso. Un concetto ben sintetizzato invece da Paola Turci in un’intervista al settimanale F:

“Avevo 20 anni quando mi dissero: ‘Si dice che stai con Gianna Nannini’. Con un po’ di vergogna devo ammettere che, allora, non sapevo neppure che cosa significasse essere omosessuale. Un noto tennista italiano mi vide mentre suonavo in un piano bar e disse: ‘Ha la voce profonda, i muscoli, dev’essere lesbica’. È per il mio aspetto? Può darsi. O, forse, perché dire etero non fa notizia? Non lo so e non m’interessa. Sono quella che sono, se mi piace una donna, sto con una donna. Sono lesbica e anche etero. Bisessuale? Chi lo sa? Nelle etichette non c’è evoluzione”.

Quell’imbarazzante titolo di Dagospia sulle “nozze” tra Paola Turci e Francesca Pascale

L’altro filone di “critiche” alla notizia arriva invece da quella frangia squisitamente omofoba che semplificando al massimo semplicemente si oppone al fatto che due donne vogliano avere una relazione sentimentale.

E non mancano quelli pronti a scomodare la parola “schifo” per la vicenda, come se il loro giudizio sulla relazione importasse davvero a qualcuno

La verità è che l’unico discorso pubblico che dovrebbe alimentarsi intorno a questa notizia è che quello tra Francesca Pascale e Paola Turci non potrà mai essere un “matrimonio”, ma un’unione civile, come prevede la legge italiana, ben lontana dal concetto di “matrimonio egualitario” che riconoscerebbe pienamente i diritti della comunità Lgbt.

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