E adesso Giletti vuole fare “Non è l’Arena” dalla Piazza Rossa di Mosca

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-03

Massimo Giletti lavora a una puntata di Non è l’Arena condotta dalla Piazza Rossa di Mosca. I produttori confermano, nonostante diversi intoppi nell’organizzazione

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Dopo aver trasmesso in diretta dalle strade di Odessa, ora Massimo Giletti vuole portare Non è l’Arena in Russia. La puntata di domenica potrebbe avere luogo nella Piazza Rossa di Mosca: l’organizzazione sarebbe stata avviata da tempo, non senza difficoltà. Sarà fatto un tentativo per avere come ospite in diretta Marija Zakharova, la portavoce del ministro degli Esteri Sergej Lavrov, braccio destro di Putin in questa guerra. La donna – un megafono della propaganda del Cremlino – è sulla lista nera delle sanzioni dell’Unione europea “per aver promosso il dispiegamento di forze russe in Ucraina”.

Giletti vuole fare “Non è l’Arena” dalla Piazza Rossa di Mosca

Rachele Fontanesi, produttrice esecutiva del programma, ha commentato le indiscrezioni di queste ore: “Giletti vuole fare questa puntata e tutto è pronto, ma siamo ancora in alto mare con gli ospiti. Abbiamo fatto un lungo lavoro dall’Italia, ma la mancanza di un riferimento diretto a Mosca non aiuta. Gli imprenditori italiani, poi, temono contraccolpi negativi. La trasmissione è pensata sulla Piazza Rossa, ma non in esterna. Noi, certo, vorremmo il conduttore a Mosca, ma eviteremmo volentieri una situazione in cui si trovasse da solo in trasferta e con gli ospiti da intervistare tutti nello studio romano. Sarebbe surreale. Domani alle 11, dopo la riunione con gli autori, scioglieremo ogni dubbio”.

Le critiche dopo la diretta da Odessa

Giletti avrebbe già pronto il visto, al momento si trova in Italia ed evita di commentare. La sua scelta di condurre da Odessa gli aveva attirato numerose critiche da parte di chi lo accusava di voler spettacolarizzare la guerra. La rete si era però schierata in sua difesa: “Lui, videomaker, operatori e tecnici hanno lavorato al meglio e in una situazione di grande rischio per offrire al pubblico un racconto inedito e originale. Le critiche che ha ricevuto sono del tutto ingenerose, l’oggettività di quanto è stato fatto è un dato incontrovertibile che il pubblico ha riconosciuto e apprezzato”.

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