Il ritorno di Massimo D’Alema. “Pd guarito dal renzismo, è ora di riunire”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-02

Il “lider maximo” apre a un ritorno tra le fila dei dem. “Ricostruire una forza progressista”

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Massimo D’Alema apre a un possibile rientro nel Pd. È lui stesso a dirlo e lo fa durante gli auguri via web dell’ultimo dell’anno di Articolo 1, il partito da lui fondato insieme a Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza.

Il ritorno di Massimo D’Alema. “Pd guarito dal renzismo, è ora di riunire”

Il “lider maximo” ha parlato di “una ricomposizione è necessaria” e della necessità “che si faccia un passo decisivo in avanti per la ricostruzione di una forza progressista”. Parole chiare per un rientro nel Pd, su cui sono d’accordo in molti, a partire da Bersani e Speranza.

Ma quando avverrà questa ricomposizione? Presumibilmente alla fine del percorso delle Agorà, le assemblee aperte volute dal segretario del Pd Enrico Letta per rilanciare il partito, ci sarà un congresso di Articolo 1 che deciderà le sorti di D’Alema e dei suoi. Il tutto dovrebbe avvenire nel mese di maggio.

Non è mancato l’attacco a Matteo Renzi, all’epoca della fuoriuscita di D’Alema segretario del Pd: “una deriva disastrosa, una malattia che fortunatamente è guarita da sola, ma c’era. Pochi oggi potrebbero negare la fondatezza del giudizio sul rischio che quel partito cambiasse completamente natura nell’epoca renziana”.

Dure le critiche arrivate dai democratici. Enrico Borghi, responsabile sicurezza dem, parla di “caduta di stile paragonare un ciclo politico a una malattia. Ma se lui ritorna in quel Pd che aveva definito l’amalgama non riuscito, significa che le ragioni del Pd sono più forti”.

Mentre Gianni Cuperlo afferma: “Di certo la “malattia” dem, per usare le parole di D’Alema, non è guarita da sola, ma è guarita perché c’è chi in quel partito è rimasto e ha combattuto a viso aperto anche per sconfiggere una linea sbagliata”.

“Da democratico e oggi da parlamentare democratico, siccome ci sono stato e sono orgoglioso e grato di quella stagione e del mio partito prima, dopo e durante, trovo offensivo e sbagliato definire gli avversari politici come malattie”, è il tweet di Filippo Sensi.

Ancor più dure le critiche di chi, come Ettore Rosato, ha seguito Renzi dentro Italia viva. “D’Alema pensa che il Pd sia guarito da chi, come me, voleva farne un partito riformista. Al di là della poesia delle sue parole, tanti auguri: tra il rientro di D’Alema e l’alleanza strategica con Conte, Bonafede e Toninelli, sono contento che il nostro futuro sia altrove”.

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