Marylin Pera, la donna uccisa a Vigevano dal compagno con cui era appena andata a convivere

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-12

La donna, 39 anni, è stata accoltellata nel bagno della loro abitazione. L’uomo si è costituito 24 ore ore dopo il femmincidio

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Erano andati a convivere nella stessa casa da pochi giorni. Poi, per motivi ancora da accertare, una lite e l’accoltellamento fatale nel bagno di quella abitazione. La vittima di questo ennesimo femminicidio si chiama Marylin Pera, 39enne di Vigevano (in provincia di Pavia) madre di un bambino nato dal suo precedente matrimonio. L’assassino, reo confesso dopo 24 ore dall’omicidio, è Marco De Frenza che nel pomeriggio di ieri si è recato nel vicino commissariato di Polizia per raccontare l’accaduto agli agenti.

Marylin Pera, la donna vittima di Femminicidio a Vigevano

Una tragedia, l’ennesima che vede un uomo uccidere una donna. Sono ancora ignoti i motivi che hanno spinto il 59enne – con precedenti penali per reati contro persone e il patrimonio – ad uccidere la donna con cui era andato a convivere da poco più di due settimane. Il suo racconto è ancora oggetto di verifiche e riscontri da parte degli inquirenti, che dovranno valutare anche il profilo psicologico dell’assassino reo confesso.

La donna, Marylin Pera, lascia un bambino nato dal suo precedente matrimonio. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, la 39enne sarebbe stata colpita cinque volte alla gola, con un coltella da cucina, all’interno del bagno dell’abitazione che condivideva con il suo carnefice. L’omicidio sarebbe avvenuto attorno all’ora di pranzo di martedì 10 agosto e l’auto-denuncia al Commissariato è arrivata solamente nel tardo pomeriggio di mercoledì 11 agosto. In questo lasso di tempo, come riporta il quotidiano torinese, De Frenza sarebbe anche uscito di casa e avrebbe iniziato a girovagare per le via di Vigevano. Poi il suo ritorno a casa e la visione di quel corpo in un bagno di sangue. Dopodiché sono arrivate ore di riflessione, prima della decisione di andare in Commissariato e denunciarsi: “L’ho uccisa io”.

I contorni di questa ennesima tragedia sono ancora tutti da verificare. Gli agenti di Polizia, dopo il racconto dell’uomo, si sono recati nell’abitazione di via Novara 4 a Vigevano per recuperare il corpo senza vita della donna ed effettuare tutti i rilievi del caso. Per il momento, dunque, il racconto e l’auto-denuncia dell’uomo sembrano essere gli unici elementi certificati di questo ennesimo caso di femminicidio in Italia.

(foto: da Facebook)

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