La sceneggiata di Mario Giordano in gabbia per i divieti di Pasqua | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-31

Ennesima trovata “Fuori dal coro” del giornalista-conduttore di Rete 4

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Il paradosso è visibile agli occhi di tutti: nonostante la zona rossa si potrà andare in vacanza all’estero, ma non si potranno varcare i confini delle Regioni. Il Ministero della Salute ha provato a mettere una toppa alla nota del Viminale che ha fatto scalpore, imponendo il tampone e l’obbligo di quarantena (per 5 giorni, prima di un secondo test) anche per chi rientra dai viaggi all’interno dei territori dell’Unione Europea. Ma tutto ciò sembra essere, comunque, al limite della razionalità. Per questo motivo, anche Mario Giordano ha ragione nel criticare fortemente questa scelta da parte dell’esecutivo. Il conduttore di Fuori dal Coro, però, si perde nei classici sciovinismi teatrali davanti al piccolo schermo.

Mario Giordano e la sceneggiata contro i divieti di Pasqua

Certo, questo è il suo stile aggressivo di comunicazione: una strategia che punta tutto sul creare empatia con il telespettatore, andando a toccare quei tasti dolenti e solleticando i nervi scoperti degli italiani (come se ce ne fosse bisogno in un periodo così delicato, seppur prolungato nel tempo). Insomma, la critica è giusta e sacrosanta (e rientra anche nel ruolo della stampa e del giornalismo in generale), ma si può anche evitare di fare show considerando che, solo poche ore prima della diretta su Rete 4, il bollettino quotidiano sulla situazione epidemiologica in Italia raccontava di 529 morti.

Nonostante questi (ennesimi) terribili numeri, Mario Giordano porta avanti il concetto del “The Show must go on”. Si presenta all’interno di una gabbia che sta a simboleggiare i divieti per sabato, la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta (con l’Italia interamente in zona rossa), gridando (un grande classico) in favore di telecamera. Poi si sposta, saltellando, nell’altra ala dello studio di Fuori dal Coro dove è stata allestita una spiaggia. Così ha voluto sottolineare il paradosso evidente delle norme nostrane in questi giorni di vacanze pasquali. Ma la forma comunicativa continua a essere molto discutibile: mentre si parla in televisione, infatti, continuano a salire i contagiati e i ricoveri in ospedale, anche se ieri, per la prima volta da un mese, si è segnalato il primo lieve calo dei pazienti ricoverati in terapia intensiva. Occorre ricordare, però, che questo numero (-5) in ribasso non deve essere letto anche in chiave negativa: come noto, infatti, molti dei pazienti ricoverati in gravi condizioni non riescono a uscire dal reparto in cui sono stati ricoverati. Insomma, giusta la protesta, ma le sceneggiate televisive non sembra essere necessarie.

(foto: da Fuori dal Coro, Rete4)

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