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Ricordate la marinaia che fece ballare “Jerusalema” ai commilitoni? Era stata denunciata, e ora prosciolta
neXtQuotidiano 02/02/2022
Il Gup militare di Napoli ha deciso di liberare la tenente di Vascello dall’accusa di “concorso in disobbedienza continuata pluriaggravata”, mossa dalla Marina Militare
Quelle immagini girate nel cortile interno della scuola per sottufficiali della Marina Militare di Taranto avevano fatto il giro del mondo e avevano provocato non pochi problemi alla tenenti di vascello che aveva guidato quell’esibizione a suon di musica. Un video che risale all’estate del 2020 e su cui era stato anche aperto un procedimento disciplinare nei confronti della donna. Ma oggi è arrivato il proscioglimento da ogni accusa nei confronti della marinaia che aveva diretto il balletto sulle note della canzone Jerusalema.
Marinaia balletto Jerusalema prosciolta dall’accusa di aver disonorato la Marina
La donna, tenente di vascello, era stata accusata dalla Marina – insieme a un altro sottufficiale che avrebbe coadiuvato l’organizzazione di quella coreografia nel cortile della scuola per sottufficiali di Taranto – di “concorso in disobbedienza continuata pluriaggravata”. Secondo il corpo militare, dunque, quel gesto – immortalato in quel video diventato virale – avrebbe infangato l’onore e l’immagine della Marina. Dopo oltre un anno e mezzo da quello “scandalo”, il gup militare di Napoli (che aveva competenza sull’analisi e sulla valutazione del caso) ha deciso di prosciogliere la tenente di vascello, perché “il fatto non sussiste”.
Un balletto, sulle note della hit del momento, diventato un vero e proprio caso. Perché c’è chi si è indignato e chi, invece, ha apprezzato sottolineando come quel gesto non fosse altro che l’umanizzazione di un corpo militare. Ma la Marina non aveva assolutamente apprezzato e aveva denunciato la tenente di Vascello. Il proscioglimento, però, potrebbe non essere la pietra tombale di questo caso. Lo ha spiegato all’Ansa l’avvocato della donna:
“Resto dell’idea che la giovane ufficiale avrebbe dovuto essere premiata dalla Marina. Invece è stata sottoposta a procedimento disciplinare e penale. Quest’ultimo si è chiuso oggi già in udienza preliminare, salvo appello della Procura. Quello disciplinare, invece, era stato sospeso in attesa del giudizio penale. Confido che la Marina voglia archiviare e chiudere definitivamente questa vicenda inutilmente traumatizzante per una giovane comandante madre ed entusiasta del proprio lavoro”.