Maria Sharapova si schiera con l’Ucraina senza mai pronunciare le parole “guerra” e “Russia”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-11

L’ex tennista russa partecipa alla raccolta fondi di Save The Children. Non nomina mai il suo Paese, né quella parola che meglio definisce quel che sta accadendo

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Un appello alla pace, senza mai citare la parola guerra. Senza mai citare il nome della Russia, ma schierandosi dalla parte del popolo ucraino. Anche l’ex tennista russa Maria Sharapova ha deciso di sostenere la raccolta fondi di Save The Children in favore delle piccole vittime di quel che sta avvenendo in Ucraina. In molti, però, hanno contestato quel suo mancato utilizzo di due termini-chiave che contestualizzano la situazione di conflitto provocata e voluta direttamente da Vladimir Putin.

 

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Maria Sharapova al fianco dell’Ucraina, senza mai citare la “guerra”

Con un post pubblicato sul suo seguitissimo canale Instagram, l’ex numero 1 del ranking WTA si è detta molto addolorata dalle immagini che arrivano dall’Ucraina.

“Ogni giorno che passa, sono sempre più affranta e profondamente rattristata dalle immagini e dalle storie delle famiglie e dei bambini colpiti da questa crescente crisi in Ucraina. Sto facendo una donazione al fondo di soccorso per la crisi di Save the Children, un’organizzazione che lavora instancabilmente per fornire cibo, acqua e kit di aiuto a chi ne ha bisogno. Per favore, unisciti a me per fare una donazione. Prego per la PACE e invio il mio amore e il mio sostegno a tutte le persone colpite”.

L’invito a una donazione, parlando di crisi in Ucraina. E non di guerra. E non di Russia. Un post che ha provocato diverse critiche proprio per l’assenza di quelle due parole. Ma potrebbe esserci una spiegazione che risponde al concetto di auto-tutela. È cosa risaputa, infatti, che il Cremlino ha dato il via libera alla censura (come accaduto per molti giornali o altri organi di informazione) nei confronti di tutti coloro i quali parlano di “guerra” e attribuiscano l’aggressione al Cremlino. Non a caso, anche nelle dichiarazioni istituzionali, gli stessi esponenti del governo continuano a parlare di “operazione speciale”. Potrebbe essere questo il motivo che ha spinto Maria Sharapova ad utilizzare artifizi retorici per rilanciare quella raccolta fondi, senza cadere nella censura russa.

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