Maria Giovanna Maglie: il ritorno in RAI dopo le spese pazze

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-23

All’inizio dei Novanta, infatti, Maglie era la corrispondente negli Usa del Tg2 di Bettino Craxi. Le sue pirotecniche corrispondenze, però, erano costose

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Maria Giovanna Maglie dovrebbe tornare a lavorare alla RAI in primissima serata, con un approfondimento d’informazione quotidiano in onda alle 20.30, dopo il Tg1. Il medesimo spazio televisivo de “Il Fatto ”di Enzo Biagi che secondo il quotidiano di Travaglio si starà rivoltando nella tomba, evidentemente perché l’autore Gianluca Roselli non ricorda che i rivoltamenti, se ci sono stati, sono già cominciati quando venne sostituito da Pigi Battista. La giornalista sarebbe la cantrice perfetta del Nuovo che è avanzato a Viale Mazzini:

Maglie, infatti, da anni passa da una testata all’altra (Libero,il Giornale,il Foglio,Ra dio 24), spesso chiudendo i rapporti con immancabili litigate, sempre su quel fronte della barricata. E dopo i lustri del berlusconismo imperante e della lotta senza frontiere al terrorismo arabo, da tempo è abile e arruolata dall’esercito sovranista, filo-Trump e filo-Putin, veemente voce degli oltranzisti del refrain “popolo contro élite”. Quelli che appena vedono un migrante (o qualcosa di sinistra) mettono mano all’Ak-47. E nel suo mirino è finito anche Sergio Mattarella

maria giovanna maglie

E, ricorda il quotidiano, per lei sarebbe un ritorno dopo l’uscita poco onorevole di qualche tempo fa:

Per lei si tratterebbe di un ritorno, dopo l’uscita di scena poco onorevole da Viale Mazzini a seguito di un caso di “spese pazze”. All’inizio dei Novanta, infatti, Maglie era la corrispondente negli Usa del Tg2 di Bettino Craxi. Le sue pirotecniche corrispondenze, però, erano costose: 150 milioni di lire di note spese in un anno e mezzo, dal gennaio del ’92 al giugno del ’93. Un’esagerazione per cui fu oggetto di un audit interno dell’azienda e di un’indagine della magistratura per truffa aggravata. L’inchiesta finì con l’archiviazione (spese molto, ma non falsificò le fatture). Dalla Rai, però, dovette andarsene nel 1994. E ora, a 25 anni di distanza, il possibile ritorno.

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