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Se Marchini fa incazzare Salvini e la Meloni

Alessandro D'Amato 28/04/2016

I due leader reagiscono male all’annuncio del ritiro della candidatura di Bertolaso e dell’appoggio di Forza Italia a Calce & Martello. Accusano di complotto a favore di Renzi il Cavaliere e tornano a parlare di Patto del Nazareno come i 5 Stelle. In teoria però l’ingegnere può arrivare prima della Meloni e persino oltre

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«Siamo contenti della semplificazione del quadro politico a Roma. Ora ci aspettiamo un’ulteriore semplificazione con la diretta e aperta convergenza di Alfio Marchini e di Forza Italia sul candidato del Pd e di Renzi, Roberto Giachetti»: a prendere più acidamente la notizia del ritiro di Guido Bertolaso e della decisione da parte di Forza Italia di convergere su Alfio Marchini è Giorgia Meloni, e se ne capisce il motivo. Con Forza Italia su Marchini il derby interno al centrodestra non ha l’esito scontato immaginato fino a qualche giorno fa, quando sondaggi alla mano la politica e giornalista della Garbatella era tranquillamente in testa.

Se Marchini fa incazzare Salvini e la Meloni

E se è vero che non si può immaginare il risultato di Marchini semplicemente sommando i suoi voti a quelli di Bertolaso, è anche possibile che l’indicazione di voto del Cavaliere per Calce & Martello – come era affettuosamente soprannominato dai militanti di Fratelli d’Italia l’ingegnere – possa portare Marchini a competere e magari anche a sognare il ballottaggio. Proprio per questo la Meloni ha già cominciato a portarsi avanti con il lavoro, cercando di riunire attorno a sé il popolo di centrodestra. Con la nuova edizione del Patto del Nazareno, guarda caso già proposta come argomento di propaganda dal MoVimento 5 Stelle:

Alla fine dopo settimane di balletto, Forza Italia molla Bertolaso (ma come, non doveva vincere al primo turno?) e sceglie di convergere… Su Marchini! Cioè sul candidato di Alfano, Casini e tutto quel ex cdx che ama governare con Renzi. Con quale obiettivo? Evidentemente aiutare il Pd ad arrivare al ballottaggio, nella città in cui Renzi è più in difficoltà. Un “pattone del Nazareno”.
Cmq, in pratica ora abbiamo tre candidati di centrosinistra e uno di centrodestra. Il quadro si semplifica, ed è una buona notizia perché gli elettori di centrodestra ora non avranno più dubbi su chi votare. Voi che ne pensate?

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Sulla stessa linea ovviamente la Lega. “A Palazzo Grazioli il patto della crostatina”, afferma la capolista della Lega-Ncs alle comunali di Roma, Irene Pivetti, dopo il ritiro di Bertolaso e il sostegno di Forza Italia a Marchini. “Gianni Letta prova a salvare la disfatta convincendo Berlusconi ad appoggiare Marchini. Ma stavolta non riuscirà perché tanti elettori di Forza Italia, che non si fidano di un centrismo ambiguo con cedimenti a sinistra, sceglieranno a questo punto il centro destra moderno e giovane di Salvini e Meloni, per dare a Roma uno stabile e sano governo cittadino, capace di rilanciare la città”, è la convinzione di Pivetti. La decisione, secondo quanto viene riferito, sarebbe stata presa ieri quando l’ex premier ha prima incontrato a palazzo Grazioli Guido Bertolaso e poi sentito telefonicamente l’imprenditore. Poi, la scelta è stata ufficializzata durante un incontro dei big azzurri con Berlusconi a palazzo Grazioli.

Il Capitano l’ha presa bene

Ma il più nervoso di tutti è proprio il Capitano. “Marchini al ballottaggio? (risata, ndr). Marchini piglia la metà dei voti di Meloni. C’e’ stato un messaggio chiaro di Renzi, che ha parlato di legge sui diritti televisivi e di calcio in tv, poi c’e’ stato il messaggio di Casini, che ha invitato Berlusconi a tornare con Verdini e Alfano per appoggiare Renzi. Saranno i romani a decidere se vogliono gli inciuci, le frittate, le marmellate, oppure risolvere davvero i propri problemi. Probabilmente Berlusconi ha nostalgia di Renzi, che controlla tutto e tutti. La partita a Roma e’ a tre, tra Meloni, Giachetti e Raggi. Marchini non è neanche lontanamente in partita”, sostiene a Radio Cusano Campus il leader della Lega: “Berlusconi appoggia Marchini a Roma? E’ fin troppo semplice da leggere, Renzi e Casini chiamano, Berlusconi risponde. La scelta di Marchini parla chiaro, lui ha gia’ detto che sosterrebbe il Pd in caso di Ballottaggio e’ una scelta chiara, che rompe il centrodestra. Per me e’ anche piu’ semplice la campagna elettorale a Roma, l’unica candidata di centrodestra in campo e’ Giorgia Meloni, poi bisogna vedere se la decisione di Berlusconi dura almeno sei ore, visto che ha già cambiato idea parecchie volte. Fino a ieri c’era Bertolaso che era un genio, che avrebbe risolto tutti i problemi di Roma, ora lo scarica anche lui, per sostenere Marchini, il candidato di Casini e di Alfano. Giudicheranno i romani, la Meloni arriverà al ballottaggio, anche senza Berlusconi”.

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