Marche, il racconto del 23enne salvo per miracolo: “Mia mamma e mia sorella travolte dall’acqua davanti a me”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-17

Tra i drammatici racconti di chi ha vissuto in prima persona l’alluvione che ha colpito le Marche c’è anche quello del 23enne Simone Bartolucci, scampato per miracolo alla furia dell’acqua del fiume Nevola

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Tra i drammatici racconti di chi ha vissuto in prima persona l’alluvione che ha colpito le Marche c’è anche quello del 23enne Simone Bartolucci, scampato per miracolo alla furia dell’acqua del fiume Nevola che, più a sud, confluisce nel Misa. “Ho visto mia madre e mia sorella travolte dal fiume – ha raccontato il giovane – L’acqua me le ha portate via davanti agli occhi e non so se le rivedrò vive”.

Stando a quanto raccontato, una volta ricevuta l’allerta su una piena imminente, Simone aveva subito fatto il possibile per mettere in salvo la mamma, la 56enne Brunella Chiù, e la sorella di 17 anni, Noemi. Anche perché di episodi simili ne erano già successi. Le ha invitate quindi a salire in macchina, mentre lui le avrebbe seguite da dietro con un’altra auto. Ma poi la furia dell’acqua li ha travolti.

Il racconto del 23enne salvo per miracolo: “Io aggrappato a un tronco per 2 ore”. Morta la sorella, si cerca la mamma

Così, proprio mentre Simone saliva sull’altra auto, quella con a bordo mamma e sorella è stata travolta dall’acqua che l’ha trascinata via. Il 23enne, invece, è stato fatto sbalzare via dalla corrente ma è riuscito miracolosamente ad aggrapparsi a un tronco: “Sono stato lì per due ore – ha raccontato – aspettavo qualcuno che mi venisse a salvare”. Per fortuna, il giovane è riuscito a mettersi in contatto con alcuni amici di famiglia, che sono subito intervenuti. Una di loro, Carmen Coppari, ha raccontato: “Simone è molto amico di mio figlio e ci ha chiamati dicendo che era in difficoltà appeso a una pianta. Abbiamo provato a chiamare i soccorsi, le linee telefoniche erano in tilt. Poi siamo state lì, in attesa che lo aiutassero a uscire dall’acqua”.

Ma Brunella e Noemi non hanno avuto la stessa “fortuna” di Simone. La loro auto è stata vista da alcuni testimoni oculari addirittura in zona Corinaldo, a distanza di chilometri rispetto al punto in cui l’acqua le ha travolte. Alla loro ricerca si sono dedicati i Vigili del fuoco, i volontari della Protezione civile, gli amici e gli elicotteri. Fino alla notiza dell’identificazione del corpo della giovane Noemi all’obitorio dell’Incra di Ancona. Mentre ancora non si perde la speranza di trovare in vita mamma Brunella.

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