Marcell Jacobs ‘divorzia’ da Fedez e scatta la battaglia legale per la gestione dell’immagine

di Chiara Capuani

Pubblicato il 2022-01-20

Il campione olimpico dei 100 metri lascia la Doom, l’azienda di proprietà del rapper, per approdare alla londinese Nexthing di Oddo e Scolari. Ma il cantante non ci sta e va in tribunale contro la rescissione unilaterale del contratto.

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Il talento di Marcell Jacobs è esploso in maniera che più fragorosa non poteva essere alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il velocista ventisettenne, nativo di El Paso ma cresciuto nel bresciano, ha infatti conquistato la medaglia d’oro nella gara regina dell’atletica, i 100 metri, e ha contribuito in maniera decisiva a regalare il gradino più alto del podio all’Italia nella staffetta 4×100.

La fama del velocista, da questa estate, è dunque cresciuta in maniera esponenziale e ha varcato i confini nazionali. Proprio per questo motivo a Jacobs sono arrivate importanti opportunità di sponsorizzazione e l’italoamericano ha deciso di affidare a un’altra società la cura della sua immagine. Una scelta che potrebbe vederlo comparire in tribunale di fronte a un’altra eccellenza, in questo caso nell’ambito della musica e dell’intrattenimento, del nostro Paese.

Jacobs-Fedez, cosa è successo e perché si parla di battaglia legale

A rappresentare l’atleta finora è stata, infatti, la Doom (Dream of Ordinary Madness), azienda di proprietà di Fedez e gestita dalla madre del rapper milanese, Anna Maria Berrinzaghi. Jacobs ha rescisso unilateralmente il rapporto con Doom e ha firmato un contratto con X-Hybrid, agenzia con sede a Londra e di proprietà dell’imprenditore Luca Oddo, lo stesso che aveva fondato Casta Diva, agenzia attiva nell’ambito della comunicazione e dell’organizzazione di eventi.

La decisione di Jacobs, però, non è stata accettata di buon grado da Doom che, forte di un contratto in essere fino al settembre 2022, ha scelto di adire le vie legali chiedendo anche un risarcimento. Gli avvocati di Jacobs, dal canto loro, starebbero pensando di poggiare la strategia difensiva sul principio della “giusta causa”, come motivo alla base dell’addio.

Jacobs, infatti, scontento per la gestione della propria immagine dopo i Giochi, sosterrebbe che ormai il suo personaggio ha assunto una caratura mondiale, mentre Doom ha una dimensione nazionale. A quanto pare, grazie alla nuova agenzia, sarebbe già pronto per lui un ruolo da Ambasciatore dell’Italia, per promuovere il Paese nel mondo. Un accordo promosso anche dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Fedez (e tribunale) permettendo.

 

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