La maratona di Roma in programma domani che per i medici andrebbe “fermata immediatamente”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-30

Domani alle 14 partirà la Atleticom We Run Rome, una maratona di 10 chilometri per le strade di Roma che coinvolge 6mila atleti da 30 Paesi: per il segretario della Fimmg Roma Pier Luigi Bartoletti andrebbe “fermata immediatamente”

article-post

Domani a Roma dovrebbe tenersi la decima edizione della maratona Atleticom We Run Rome: dieci chilometri riservati a 6 mila partenti provenienti da 30 Paesi in tutto il mondo pronti a sfidarsi passo dopo passo dalle Terme di Caracalla, passando per il Circo Massimo, piazza Venezia, via del Corso, piazza di Spagna, piazza del Popolo, il Pincio, villa Borghese, via Veneto, via dei Fori Imperiali e il Colosseo, per arrivare sulla linea del traguardo ancora una volta alle Terme di Caracalla. “Dovrebbe”, perché la situazione contagi nella Capitale, così come in tutta Italia, preoccupa e non poco le autorità sanitarie. Nonostante sia prevista una partenza scaglionata a “ondate” di duemila corridori alla volta per ridurre il più possibile l’assembramento di persone vicine alla partenza, il segretario della Fimmg (Fondazione italiana medici di medicina generale) di Roma e coordinatore delle Uscar Pier Luigi Bartoletti – come riporta Repubblica – non ha nascosto la sua contrarietà all’evento: “Seimila runner per Roma? A chi è venuta in mente un’idea del genere? Quella corsa va fermata”, ha detto.

La maratona di Roma in programma domani che per i medici andrebbe “fermata immediatamente”

“Siamo in un momento esplosivo – ha aggiunto – e l’aumento dei contagi sta cominciando a mettere in difficoltà il sistema. Mi sembra davvero paradossale. Da un lato c’è l’obbligo di mascherina all’aperto, dall’altra si permette un assembramento di questo tipo. Non ha veramente senso farla”.  Tra i partner istituzionali dell’evento anche la Regione Lazio e il Comune di Roma. “Il virus non si trasmette solo con i droplet e l’aerosol – spiega Bartoletti – ma è presente anche nel sudore e con Omicron un solo positivo è in grado di infettare a una velocità sorprendente almeno 10 persone”. La gara si svolgerà “in ottemperanza e nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti diramate dagli organi competenti e definiti dalla FIDAL in collaborazione con il Ministero della Salute e il CTS”, ma potrebbe non bastare. “Anche se i corridori facessero un tampone preventivo – conclude il medico – non servirebbe a niente. Il tampone è la fotografia del momento, non si può avere la garanzia di non essere contagiosi poche ore dopo”.

Potrebbe interessarti anche