Il primo sabato di manifestazioni “no green pass” dopo la stretta del Viminale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-13

Le principali città italiane si preparano a contenere l’ondata di manifestanti “no green pass”. Le nuove regole del Ministero degli Interni prevedono manifestazioni solo in forma statica e il divieto di entrare nelle zone del centro

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Nel primo sabato di protesta dopo la stretta del Viminale alle manifestazioni contro il Green Pass, l’imperativo è soltanto uno, e corre veloce sulle chat Telegram degli organizzatori dei cortei contro il certificato verde: “disobbedire ai divieti”. Lo stop ai fiumi di persone in movimento in Piazza Duomo a Milano e nel centro storico di Napoli, mentre a Roma sono off limits Piazza del Popolo e la zona dei palazzi istituzionali, rischia di non essere sufficiente a fermare i “No Green Pass” più incalliti.

I comitati provinciali per l’odine e la sicurezza sono stati incaricati di definire le specifiche aree della città “di particolare interesse per l’ordinato svolgimento della vita della comunità” da “blindare” temporaneamente in vista delle proteste. Sarà comunque possibile manifestare, ma senza danneggiare ulteriormente le attività economiche che, soprattutto nei centri delle grandi città, pagano affitti molto alti e da diversi sabati sono costrette a chiudere per non essere investite dagli scontri tra polizia e manifestanti.

A Milano oggi è prevista un’iniziativa del guru no-vax Robert F. Kennedy Jr., figlio di Bob. La prefettura meneghina ha vietato nei prefestivi e festivi, e poi tutti i giorni dal 25 novembre e al 9 gennaio, l’area di Piazza Duomo e corso Vittorio Emanuele, dove saranno allestiti i mercati di Natale. Manifestazioni consentite quindi solo “in forma statica”: chi protesta potrà rimanere in piazza Fontana.

A Roma invece circa 1.500 “no pass” si riuniranno al Circo Massimo: sarà vietato il centro storico, con le zone delle shopping e dei palazzi delle istituzioni, considerati obiettivi sensibili, mentre davanti a Palazzo Chigi da circa una settimana è stato potenziato il servizio d’ordine pubblico. Anche a Napoli per “le ridotte dimensioni nonché per la presenza di una elevata concentrazione di attività commerciali e di un consistente, abituale transito pedonale di residenti e turisti” è stato vietato il centro storico.

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