Il M5S odia talmente tanto l'Italicum che ne vuole due

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-12-05

Un obbrobrio. Solo Mussolini si azzardò. Incostituzionale. E antidemocratico. Però votiamo con l’Italicum anche al Senato. La cristallina posizione politica dei grillini sulla legge elettorale. Perché loro ragionano per il bene del paese, mica per convenienza!

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L’Italicum è un obbrobrio. Solo Mussolini osò tanto. E poi è incostituzionale. Antidemocratico. Va cancellato assolutamente. Anzi no, facciamone due e votiamo con l’Italicum anche al Senato. La giravolta politica del MoVimento 5 Stelle è completata oggi, dopo che ieri Matteo Renzi aveva detto alle opposizioni che spettava a loro la proposta sulla legge elettorale.

Il M5S odia talmente tanto l’Italicum che ne vuole due

E allora eccoli, Vito Crimi e Danilo Toninelli, che sul blog di Beppe Grillo rinnegano tutto quanto avevano affermato in questi anni a proposito della legge elettorale e spiegano che si può votare con l’Italicum anche al Senato. «Ora ci troviamo con due leggi elettorali tra Camera e Senato molto diverse. Alla Camera è l’Italicum. La nostra soluzione è applicare la stessa legge al Senato su base regionale. È sufficiente aggiungere alcune righe di testo alla legge attuale per farlo e portarla in Parlamento per l’approvazione. Stiamo lavorando alla bozza che presenteremo in questi giorni. La legge recepirà in automatico le indicazioni della Consulta che si pronuncerà a breve. Dopo di che avremo una legge elettorale costituzionale pronta all’uso evitando mesi di discussioni e mercato delle vacche dei partiti. La nostra soluzione e l’azione di controllo della consulta garantiscono l’approvazione di una legge costituzionale e al di sopra delle parti».

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Il post di Crimi e Toninelli in sostegno dell’Italicum

Ora, a parte che sembra francamente curioso sostenere che la soluzione 5 Stelle garantisca l’approvazione di una legge al di sopra delle parti quando i 5 Stelle sono una delle parti in causa. Ma, a parte questo, è interessante che i 5 Stelle non si preoccupino in alcun modo di proporre modifiche a una legge (quella per l’elezione della Camera dei deputati) che fino a ieri vedevano come il diavolo e dopo aver chiesto il 20 settembre scorso il ritorno del proporzionale. Ma soprattutto: l’Italicum è sub iudice da parte della Corte Costituzionale che potrebbe bocciarlo come ha già fatto per il Porcellum. Il capolavoro del Pd sarebbe in tal caso proporre la stessa legge elettorale proposta dal M5S contro l’Italicum. Dato però che si tratterebbe di un’idea geniale, c’è da dubitare che andrà così.
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Intanto Bugani apre alla Lega e Forza Italia

Senza contare che il M5S nel 2014 presentò in pompa magna la sua legge elettorale “dei cittadini”: «discussa e votata online da decine di migliaia di persone. 8 votazioni, oltre 220 mila voti, e tanti punti importanti decisi da noi: il sistema proporzionale, collegi intermedi, soglia di sbarramento, preferenze e preferenze negative». Adesso però preferiscono l’Italicum di Renzi. Che strana la politica.
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Intanto però sul fronte del Movimento 5 stelle si registrano anche le curiose dichiarazioni di Massimo Bugani, che non esclude intese al Senato con altre forze politiche. “Crediamo che al Senato con la legge attuale si possa lavorare sul programma e vedere a quel punto chi ci sta”, dice il capogruppo a Bologna molto ascoltato anche a Genova e Milano. Altre forze “potrebbero darci un appoggio esterno”. Ovviamente “il Governo sarebbe del Movimento 5 stelle- puntualizza Bugani– pero’ si coinvolgono altri partiti su punti programmatici chiari e condivisibili per tirare fuori il paese dalle secche”. Del resto “nei Comuni diverse volte la Lega o Forza Italia su temi per noi importantissimi sono pienamente d’accordo con noi. A volte lo è anche il Pd”. A Bologna in questo avvio di mandato è particolarmente proficuo il rapporto con Coalizione civica, con cui “ci sono diversi punti di contatto”. Insomma, pur non rinnegando il rifiuto delle alleanze, qualche spiraglio di collaborazione i 5 stelle potrebbero aprirlo. “Non credo che il Movimento a livello nazionale superi il nostro comma di non fare alleanze, mi sembra presto – chiarisce ancora Bugani– ma secondo me si possono fare tante cose buone anche con altre forze politiche”. Insomma, è il ragionamento dei 5 Stelle, per andare velocemente al voto la legge per il senato potrebbe anche rimanere così com’è. Al massimo faranno un’alleanza con la destra. Andreotti diceva che amava talmente tanto la Germania che ne voleva due. I 5 Stelle odiano talmente tanto l’Italicum che ne vorrebbero due.
EDIT: Oggi, sempre sul blog di Grillo, Di Battista “corregge” l’impostazione di Toninelli e Crimi dicendosi disposto ad attendere la sentenza della Corte Costituzionale – che però arriverà a gennaio – e a correggere di conseguenza le leggi. Questo, a lume di logica, allontana invece di avvicinare le urne.
di battista legge

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