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Loris Corradi: il vicesindaco di Roveré con la maglietta “Se non puoi sedurla puoi sedarla”

neXtQuotidiano 24/08/2019

Corradi era stato indicato come appartenente alla Lega prima e a Fratelli d’Italia poi, ma entrambi i partiti hanno negato che sia tra i loro iscritti. L’amministratore l’ha sfoggiata domenica scorsa, salendo sul palco della sagra del paese, per l’estrazione della lotteria

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Mentre il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti fa sapere che gli italiani non vanno più dal medico di base, il vicesindaco di Roveré Veronese – un paese della Lessinia – Loris Corradi si prende il suo giusto tributo di pattume per essersi presentati in pubblico con la maglietta “Se non puoi sedurla puoi sedarla”.

Loris Corradi: il vicesindaco di Roveré con la maglietta “Se non puoi sedurla puoi sedarla”

Corradi era stato indicato come appartenente alla Lega prima e a Fratelli d’Italia poi, ma entrambi i partiti hanno negato che sia tra i loro iscritti. L’amministratore l’ha sfoggiata domenica scorsa, salendo sul palco della sagra del paese, per l’estrazione della lotteria. E all’inizio, letto lo slogan dalla presentatrice dello spettacolo, c’erano stati dei risolini. La vicenda è divenuta di dominio pubblico grazie alla lettera indignata di una signora, presente alla sagra, pubblicata qualche giorno dopo dal quotidiano L’Arena di Verona: “mi chiedo – scriveva – cosa pensino le donne veronesi della battuta e del messaggio lanciato da un rappresentante delle istituzioni… A me e alle amiche sedute al mio tavolo non ha fatto per niente ridere”. Da lì la protesta per la t-shirt sessista è divenuta virale, soprattutto su Facebook, con messaggi di censura nei confronti di Corradi, giunti anche da donne della Lega: “Non credo che le donne ridano, nemmeno le donne della Lega, dai. Non credo”, ha scritto un’assessora leghista di Sona, un altro paese del veronese.

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“Se questa maglietta la mettesse davanti a mia moglie, figlia o madre gli arriverebbe ‘na pizza che lo rigiro dall’altra parte. # subumano”, ha scritto su Twitter Alessandro Gassman. Gaylex, associazione di avvocati e attivisti per la tutela dei diritti delle persone Lgbtq, nei prossimi giorni presenterà un esposto alla magistratura: “Come avvocati e attivisti che si battono per l’eguaglianza e per un Paese in cui veicolare messaggi che istigano alla violenza non sia considerata goliardia – spiega l’associazione – bensì pericolo concreto per le vite altrui, abbiamo deciso di presentare un esposto affinché accerti se quella frase integra gli estremi dell’istigazione a delinquere”. Gaylex sottolinea inoltre che si tratta di “una frase gravissima, che offende non solo le donne ma tutti i cittadini e soprattutto le tante vittime di stupro che certamente non avranno niente da ridere leggendo quella scritta”.

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