Il leader dei no vax in Veneto è ricoverato in terapia sub intensiva per Covid

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-24

Lorenzo Damiano, leader dei no vax veneti e fondatore del movimento “Norimberga 2” contro i promotori dei vaccini anti Covid è ricoverato in terapia sub intensiva all’ospedale di Vittorio Veneto dopo essersi contagiato a Medjugorje

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Invocava una “Norimberga 2” contro chiunque avesse promosso le vaccinazioni anti Covid, mescolava posizioni “antisistema” a fondamentalismo religioso, slogan contro la “dittatura sanitaria”, contro il Green Pass e a favore della terapia domiciliare. Lorenzo Damiano, leader 56enne dei no vax veneti, ora è ricoverato in terapia sub intensiva all’Ospedale di Vittorio Veneto, vicino Treviso. Naturalmente non è vaccinato, e si era contagiato durante un pellegrinaggio a Medjugorje a inizio novembre. È stato trasferito nell’unità di Medicina dopo aver sviluppato problemi respiratori sempre più importanti: le terapie domiciliari non sono state sufficienti ed è stato messo sotto ossigeno.

Presidente del movimento cattolico Pescatori di Pace, all’inizio di ottobre Damiano si era candidato a sindaco di Conegliano a capo della lista civica “Norimberga2”, ottenendo il 2,78% dei consensi. Quattro i punti fondanti del “suo” movimento: no dittatura sanitaria, no Green Pass, libertà vaccinale e terapie mediche domiciliari. “Stiamo preparando un nuovo processo di Norimberga per giudicare i presunti responsabili dell’attuale pandemia”, aveva annunciato in campagna elettorale.

Chi è Lorenzo Damiano, leader dei no vax in Veneto

Era partito a inizio mese per Medjugorje, in una delle aree più colpite dal coronavirus, per comprare dieci ettari di terreno e costruirci una sede e una fondazione. Ha sviluppato la malattia dopo essere rientrato nel Trevigiano. Si è curato a casa fino a quando non si è reso necessario il trasferimento in ospedale di Vittorio Veneto a causa della bassa saturazione. “Non è una pandemia, la chiamano così” aveva detto lanciando la propria candidatura. “L’Organizzazione mondiale della sanità – argomentava – non ha nemmeno citato la parola pandemia. È solo un effetto mediatico. Noi siamo per la libertà. Tutte le libertà. La confusione è una strategia: non è una cosa involontaria. E la gente è stanca. L’Italia deve essere libera. Non vogliamo avere la dittatura”.

Lo scorso 7 ottobre aveva lanciato una Crociata del rosario “per la liberazione del mondo dalla tirannide sanitaria”. Era stato anche tra i protagonisti di una manifestazione contro il Green pass andata in scena in piazza dei Signori a Treviso, nel cuore del centro storico. Qui aveva invocato più volte “la presenza dello Spirito Santo e di Gesù contro il Nuovo ordine mondiale”.

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