Sassi e sprangate a Lodi: il video degli scontri al presidio dei lavoratori della logistica

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-12

Dieci persone ferite a Tavazzano, Lodi durante degli scontr a un picchetto di lavoratori della logistica. Cosa è successo?

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Sono dieci le persone rimaste ferite negli scontri scoppiati l’altroieri notte a Tavazzano, in provincia di Lodi, nel corso di un presidio di fronte a uno stabilimento di un gruppo della logistica. Dei dieci coinvolti negli scontri, un uomo ha riportato un profonda ferita alla testa. L’uomo, incosciente al momento dell’intervento del 118, è stato intubato e portato in codice rosso all’ospedale San Matteo di Pavia. Sul posto sono intervenute la polizia, un’automedica e cinque ambulanze.

Sassi e sprangate a Lodi: il video degli scontri al presidio dei lavoratori della logistica

Cosa è successo? Lo racconta La Stampa che spiega che a protestare erano dei lavoratori licenziati di un’azienda di Piacenza che come la Zampieri Holding, proprietaria del capannone davanti al quale è avvenuto lo scontro, aveva un appalto con la Fedex-Tnt. Da allora gli operai senza lavoro, sono rimasti a casa in 280, si spostano per manifestare. Si lamentano perché gli hanno detto che il lavoro era poco, ma loro dicono che è stato solo trasferito da un’altra parte:

Da allora, radunati sotto i vessilli del Si Cobas, questi disperati seguono i loro pacchi, e vanno a picchettare là dove il loro lavoro si è trasferito. A Peschiera Borromeo, poi a San Giuliano Milanese. E infine anche qui, in questa via Orecchia, un po’ verde come il pratone che la costeggia, un po’ grigia come i capannoni che accolgono il via vai dei tir. Il picchetto degenera intorno all’1,30 di notte. Il cancello principale si apre e da dentro volano spranghe di legno. Un trattore di un tir viene bloccato. Insulti, botte, sassi. A terra resta, Abdelhamid Elazab, 48 anni: ha la testa spaccata. È del suo sangue rappreso la macchia scura che resterà il giorno dopo. Finisce al San Matteo di Pavia in codice rosso.

Il lavoratore ferito se la caverà: ha una prognosi di 15 giorni. Ma chi ha iniziato a usare la violenza? Le versioni divergono. Secondo i manifestanti sono stati gli uomini della sicurezza della TNT. Ma c’è anche chi afferma che siano stati proprio gli operai della Zampieri Holding, esasperati perché non potevano lavorare. Insomma una guerra tra poveri. Intanto il ministro della Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha avuto un colloquio telefonico con il questore di Lodi Giovanni Di Teodoro, per avere informazioni e chiarimenti in merito agli incidenti di Tavazzano. E i sindacati condannano l’episodio: “In attesa di conoscere la dinamica degli incidenti, su cui è stata aperta un’inchiesta da parte della procura di Lodi – sottolineano le organizzazioni sindacali – respingiamo con fermezza ogni comportamento di violenza verso i lavoratori”, si legge in una nota. “Va avviata urgentemente da parte delle autorità competenti e della azienda – chiedono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – ogni iniziativa per assicurare l’esercizio del diritto delle persone a poter lavorare e la libertà di manifestare, costituzionalmente garantita nel nostro Paese. Auspichiamo – sottolineano infine le organizzazioni sindacali – interventi di contrasto al dumping sociale e che siano poste in essere misure a tutela della legalità e volte ad eliminare ogni zona grigia di quella parte di settore”.

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