La contestazione a Livorno contro lo chef Alessandro Borghese: “Lavorare gratis è sfruttamento”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-06-09

Alessandro Borghese arriva a Livorno per registrare le nuove puntate del suo programma televisivo, ma il sindacato Usb organizza una protesta contro di lui

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Contestazione in strada a Livorno contro Alessandro Borghese, il cui arrivo insieme alla troupe di Sky per le riprese della nuova stagione del programma “Quattro Ristoranti” è mal visto da chi gli contesta le sue idee sulla retribuzione del lavoro. “Chef Borghese a Livorno non sei il benvenuto”, recita uno striscione. Il cuoco e volto della tv aveva affermato qualche settimana fa parlando al Corriere della Sera dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro nella ristorazione: “Sarò impopolare, ma non ho alcun problema nel dire che lavorare per imparare non significa essere per forza pagati. Io prestavo servizio sulle navi da crociera con soli vitto e alloggio riconosciuti. Stop. Mi andava bene così: l’opportunità valeva lo stipendio. Oggi ci sono ragazzetti senza arte né parte che di investire su se stessi non hanno la benché minima intenzione. Manca la devozione al lavoro”.

La contestazione a Livorno contro lo chef Alessandro Borghese: “Lavorare gratis è sfruttamento”

Una polemica che si riapre ciclicamente, in particolare con l’arrivo dell’Estate, quando i giovani denunciano le condizioni di sfruttamento che gli vengono proposte per i lavori stagionali. Il sindacato di base Usb, per rispondere alle affermazioni dell’imprenditore, ha organizzato ieri nel quartiere Venezia di Livorno un flash mob con cartelloni bianchi con su scritto “Cercasi schiavo. Mai più sfruttamento. Chef Borghese il lavoro si paga sempre!”. La campagna di sensibilizzazione con il motto #cercasischiavo va avanti: “Lo stesso chef Borghese che qualche mese fa esordì con alcune frasi in difesa di quei ristoratori che decidono di non pagare i propri dipendenti in quanto ‘devono imparare’ un mestiere. Vorremmo ricordare a Borghese che il lavoro gratuito (e nel nostro paese esiste in diversi settori) si chiama sfruttamento. Il lavoro si paga, sempre”.

 

(immagine di copertina: Sindacato Usb Livorno – Facebook)

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