Panico e paura: la furiosa lite tra Daniele Capezzone e Paolo Guzzanti a Quarta Repubblica | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-07

I due giornalisti litigano in diretta sulla vaccinazione anti-Covid ai bambini

article-post

Da Quarta Repubblica a Repubblica delle banane il passo è stato brevissimo. Nel corso dell’ultima puntata della trasmissione condotta da Nicola Porro – andata in onda ieri, lunedì 6 dicembre, su Rete4 – è andato in scena uno scontro tra titani: da una parte Paolo Guzzanti, dall’altra Daniele Capezzone. E ovviamente, il pomo della discordia è la situazione epidemiologica (in tutte le sue sfaccettature) in Italia declinata sul tema dei bambini e giovani ricoverati e, di conseguenza, dell’esigenza di una campagna di immunizzazione dedicata anche ai più piccoli. Ed è lì che si è configurato questo confronto accesissimo.

Guzzanti Capezzone, la furiosa lite in diretta tv sul vaccino ai bambini

Paolo Guzzanti parla del numero sempre più elevato di giovani e giovanissimi ricoverati in ospedale – alcuni anche in terapia intensiva, come un ragazzo di Napoli che, fortunatamente, migliora giorno dopo giorno – dopo esser risultati positivi ai test e aver sviluppato la forma più grave e aggressiva di Covid. Una realtà che viene evidenziata anche dagli ultimi report dai vari nosocomi italiani che, da tempo, hanno visto scendere (e non di poco) l’età media delle persone ricoverate. Ed è da questo discorso che inizia l’accesa discussione.

Daniele Capezzone, infatti, prova a smentire il “collega” dicendo che allo stato attuale ci sono “solamente” 36 minori ricoverati in terapia intensiva. Tanti, ma per il giornalista de “La Verità” non sembrano essere troppi. E la lite Guzzanti-Capezzone prosegue sulla vaccinazione anti-Covid destinata ai minori (che in Italia partirà dal 16 dicembre). E se il dato sui bambini con una forma grave di Covid sono presi dai report dell’ISS, quelli citati da Capezzone sulla campagna di immunizzazione dei più piccoli sono campati in aria: perché non sono 1.300 bambini ad aver “testato” il prodotto Pfizer (nella fascia 6-11 anni), ma ben oltre il doppio. Inoltre, negli Stati Uniti tanto esaltati dall’ex Radicale ed ex Forza Italia, sono state già inoculati oltre 3 milioni di dosi in quella fascia di età, senza alcun evento avverso grave.

Potrebbe interessarti anche