L'ipotesi di rimborsare il biglietto se il bus è in ritardo

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-02-20

Nelle bozze del decreto sui trasporti locali la possibilità di rimborsare i biglietti se gli autobus sono in ritardo

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Arriva una stretta su corse cancellate o ritardi, a tutela dei pendolari e di quanti si muove con i mezzi pubblici. Il diritto al rimborso del biglietti scatta dopo mezz’ora se si tratta di mezzi pubblici cittadini o dopo un’ora se si allarga il raggio a livello locale. A meno che i problemi derivino da scioperi, calamità naturali o altri eventi imprevedibili. Così la bozza del decreto sui servizi pubblici locali, che si occupa anche di Tpl. Ciò fermo restando la normativa esistente in materia.

METRO ROMA
I ritardi di luglio nella metro a Roma (Il Messaggero

Le misure contenute nel testo della bozza, per la versione definitiva bisogna ancora aspettare, rafforzano quindi la tutela per l’utente. Nel dettaglio, si legge nella bozza, salvo quanto previsto dal regolamento per il trasporto ferroviario e dal decreto del 2014 che già introduce delle disposizioni a difesa di chi viaggia su bus, “quando un servizio di trasporto pubblico locale subisce una cancellazione o un ritardo superiore a sessanta minuti alla partenza dal capolinea o da una fermata, ovvero di trenta minuti per i servizi di trasporto pubblico svolti in ambito urbano, fatto salvo il caso di calamità naturali, di scioperi e di altre emergenze imprevedibili, i passeggeri hanno comunque diritto al rimborso del prezzo del biglietto da parte del vettore”. E ancora, “il rimborso copre il costo completo del biglietto al prezzo a cui è stato acquistato. In caso di abbonamenti il pagamento è pari alla percentuale giornaliera del costo completo dell’abbonamento”. Il rimborso di norma è corrisposto in denaro.

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