L’inutile polemica di Bassetti sulla vaccinazione di Speranza

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-06-17

In molti hanno attaccato il capo del dicastero della Salute per non essersi ancora immunizzato (evento accaduto ieri). Ma lui ha 42 anni e la sua fascia d’età aveva accesso alla prenotazione (nel Lazio) solamente 20 giorni fa

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Le polemiche politiche dovrebbero rimanere distanti dai salotti medici e scientifici. E, invece, c’è chi prova a cavalcare le irrazionali quisquilie (perché di questo si parla) mosse da alcuni partiti e giornali senza essere a conoscenza dei fatti. Come accaduto ieri con il duro attacco di Matteo Bassetti – direttore della Clinica Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova – contro il Ministro della Salute. Il tema era quello della vaccinazione Speranza, con il capo del dicastero della Salute che (fino a ieri) non si era ancora sottoposto all’immunizzazione contro il Covid. Ma questa polemica era priva di senso e sarebbe bastata una rapida ricerca per capire come, spesso e volentieri, sui social (condensati dal megafono della politica) la parola “contestualizzazione” sia del tutto ignota (o ignorata).

Vaccinazione Speranza, l’inutile polemica aizzata da Matteo Bassetti

Partiamo dalla dichiarazione rilasciata da Matteo Bassetti ad AdnKronos: “Il fatto che il ministro della Salute non sia vaccinato è scandaloso. Primo perché mi pare che come età rientri in quella fascia di popolazione che doveva vaccinarsi e secondo perché doveva dare l’esempio con AstraZeneca, che i suoi tecnici avevano tanto raccomandato. Un ministro della Salute che non si vaccina durante la più grande campagna vaccinale della storia è allucinante e forse dovrebbe dimettersi”.

Toni leghisti, insomma. Bassetti, però, non ha tenuto conto del calendario della campagna vaccinale nella Regione Lazio. Partiamo da un dato: Roberto Speranza è nato il 4 gennaio del 1979, quindi ha 42 anni. Come evidente navigando all’interno del portale “Salute Lazio“, le prenotazioni per la sua fascia d’età sono state aperte lo scorso 26 maggio.

Vaccinazione Speranza, date Regione Lazio

Venti giorni che rappresentano, più o meno, il tempo di attesa per tutti i cittadini – almeno nella Regione Lazio, dove risiede il Ministro della Salute – tra la prenotazione e l’effettiva inoculazione del vaccino. Insomma, una polemica nata dal nulla e fomentata da crismi e dichiarazioni che hanno il sapore amaro della politica e non della scienza. Inoltre, poche ore dopo il caso sollevato (non solo da Bassetti, ma anche da alcuni quotidiani), la vaccinazione Speranza è avvenuta.

Il Ministro ha ricevuto la sua dose di vaccino dal Medico di Famiglia. Una scelta simbolica al culmine di un battaglia portata avanti per mese al fine di consentire la vaccinazione non solo negli hub e negli ospedali. La classica polemica che non doveva esistere, eppure è stata fomentata.

(foto: da Pagina Facebook di Roberto Speranza)

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