L'indagine su Massimo Ferrero

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-07-04

Indagato per appropriazione indebita insieme alla figlia e al nipote, mentre la compagna è accusata di riciclaggio

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Massimo Ferrero è nei guai insieme alla sua famiglia. Il presidente della Sampdoria è indagato per appropriazione indebita insieme alla figlia e al nipote, mentre la sua compagna è accusata di riciclaggio. Sulle sue tracce c’è la procura di Roma: indaga il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza.

L’indagine su Massimo Ferrero

Secondo l’accusa “Er Viperetta” avrebbe preso una parte dei fondi della Sampdoria per utilizzarli per fini personali. L’inchiesta è partita dopo le segnalazioni di anomalie in alcuni passaggi bancari segnalate dall’UIF, l’autorità antiriciclaggio della Banca d’Italia. Secondo chi indaga tra il 2014 e il 2015 791mila euro, di cui 52mila in contanti, sarebbero finiti sui conti di varie società riconducibili al presidente. Sul tavolo degli inquirenti ci sono anche otto assegni emessi da Ferrero in favore della compagna per un totale di 350mila euro nel 2014, e tre bonifici da 257mila euro.
massimo ferrero compagna 1
Il Messaggero racconta oggi che il 24 novembre dello stesso anno, la donna aveva comprato una casa a Firenze per 800mila euro. L’ultima segnalazione riguarda altri due bonifici per 610mila euro disposti dall’Unione Calcio Sampdoria in favore della “Vici srl”, società cinematografica di Ferrero. Il giorno dopo aver ricevuto il bonifico, la “Vici” avrebbe emesso assegni circolari per mezzo milione a favore della Livingstone, la compagnia aerea fallita per bancarotta e che è costata al “Viperetta” un patteggiamento a un anno e 10 mesi di carcere. L’Espresso, il primo a parlare della vicenda, aggiunge:

La scoperta del cadeau della Vici srl alla Livingstone rischia ora di mettere Ferrero in guai più seri: gli inquirenti sospettano infatti che ci sia stato un trasferimento illecito di capitali dalla Sampdoria alla Livingstone, e che la Vici srl abbia fatto solo da schermo. Sospetti che aumentano se si analizzano i movimenti bancari della Samp: il 17 giugno 2015, il giorno prima che la squadra finanziasse direttamente e indirettamente le altre società di Viperetta, era infatti arrivato un bonifico estero dall’importo significativo. Causale: “West Ham – Obiang”.
Gli investigatori e la Uif sospettano che la provvista finita alla Livingstone possa essere stata creata anche attraverso la vendita del calciatore Pedro Obiang al West Ham, che Ferrero cedeva in quei giorni per 6,5 milioni di euro. Fossero confermate le supposizioni dei pm, i tifosi della Doria (già preoccupati per le cessioni importanti delle ultime stagioni, quest’anno rischiano di andarsene anche i campioncini Luis Muriel e Patrik Schick) non sarebbero molto contenti. Anche perché la Samp nel bilancio 2015, l’ultimo depositato alla Camera di Commercio, ha segnato un rosso di 1,4 milioni di euro. Che sarebbe stato assai più alto se gli ex proprietari della squadra, i petrolieri della famiglia Garrone, non avessero girato a Ferrero 7 milioni di euro di «indennizzi» a causa di alcune correzioni contabili al prezzo della vendita, avvenuta un anno prima.

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