Liliana Segre si è vaccinata. “Ho paura della malattia, non del vaccino”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-18

La senatrice a vita si è sottoposta alla prima dose del vaccino anti-Covid all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Poi ha rivolto un appello a tutti: “Fatelo senza paura”

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Sono le ore 11.30 all’ospedale Fatebenefratelli Oftalmico di Milano quando la senatrice a vita Liliana Segre si presenta all’appuntamento con la prima dose di vaccino anti-Covid. Dopo mesi di attesa e qualche apprensione, il suo turno è finalmente arrivato, all’interno di quella fascia di over-80 di cui lei, 90 anni compiuti lo scorso 10 settembre, fa parte, insieme ad altri volti noti come Carla Fracci e Renato Pozzetto, solo per citarne alcuni. Ad accoglierla trova il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e la vice Letizia Moratti.

Il giorno della prima vaccinazione è stata anche l’occasione per lanciare un appello a tutti gli italiani a vaccinarsi contro il Covid-19.

«Io ho 90 anni e verrò vaccinata. Andiamo con fiducia a questo incontro perché sarà veramente l’unico modo che ognuno di noi ha di combattere questo grande nemico. Credo molto nella vaccinazione, è una cosa che ho sempre seguito per tutta la vita, fin da quando ero bambina, poi quando ho viaggiato. Poi ho vaccinato i miei figli e sono stati vaccinati anche i miei nipoti. Per me non è niente di nuovo. Contro un nemico invisibile abbiamo così poche armi ed essere vaccinati mi sembra una grande opportunità a cui tutti dobbiamo rispondere e andare con fiducia. Vorrà dire essere più facilmente invitati dai nostri figli, dai nostri nipoti, dai nostri amici che hanno paura di incontrarci per non passarci questo temibile virus. Mi sembra una grande opportunità a cui tutti dobbiamo rispondere, grati che si possa fare” ha detto in un video registrato per Regione Lombardia.

Poi ha aggiunto:

“Sono molto contenta di avere avuto l’opportunità di fare questo vaccino, cosa di cui sono molto convinta. Non oggi, davanti al virus, ma in tutta la mia vita. Non ho paura del vaccino, ho paura della malattia. Penso che chi si rifiuti di fare il vaccino sia purtroppo pauroso o non abbastanza informato. Quindi da nonna novantenne dico ai miei fratelli e alle mie sorelle, che arrivano a questa età, di non avere paura e di fare il vaccino”.

Lo scorso gennaio aveva colpito molto l’opinione pubblica la sua decisione di partire da Milano in direzione Roma per essere presente in Senato il giorno in cui si votava per la fiducia al governo Conte.

“Non partecipo ai lavori del Senato da molti mesi perché, alla mia età, sono un soggetto a rischio e i medici mi avevano caldamente consigliato di evitare. Contavo di riprendere le mie trasferte a Roma solo una volta vaccinata, ma di fronte a questa situazione ho sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile”.

Ora che presto sarà vaccinata (tra tre settimane la seconda dose), Liliana Segre potrà tornare più agevolmente a viaggiare e a occuparsi di quella che resta un suo chiodo fisso e un impegno preciso: presiedere la commissione contro l’odio che lei stessa ha promosso, voluto e ottenuto, ultima grande battaglia di una donna sopravvissuta all’Olocausto e che ha trascorso gli ultimi trent’anni della sua vita a testimoniare gli orrori dei campi di sterminio e a mettere in luce i tanti orrori nascosti del nostro tempo.

 

 

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