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La strage in una palazzina di Licata: un uomo uccide quattro familiari e poi si toglie la vita

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-26

Una lite degenerata: l’uomo ha ucciso con un arma da fuoco il fratello, la cognata e i due figli della coppia di 11 e 15 anni. Poi è sceso in strada e si è sparato

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Una strage familiare all’alba nella zona periferica di Licata, in provincia di Agrigento. Questa mattina un uomo, al culmine di una lite per motivi ancora non chiari, ha imbracciato la propria arma da fuoco e ha sparato – uccidendoli – a quattro suoi familiari. Le vittime sono il fratello, la cognata e i suoi due nipoti di 11 e 15 anni. Dopo la sparatoria, l’uomo ha rivolto la stessa arma contro di sé nel tentativo di togliersi la vita. È stato trovato agonizzante in strada dai soccorritori e dalle forze dell’ordine e si è spento a bordo di quell’ambulanza che lo stava trasportando in ospedale.

Licata, uomo spara e uccide quattro membri della sua famiglia

Secondo le prime ricostruzioni, a dare l’allarme di quel che stava accadendo all’interno di quella palazzina di via Riesi – nella periferia di Licata – sarebbe stata la moglie dell’assassino. Prima le urla, poi gli spari. Ancora non sono chiari i motivi del gesto (le prime voci parlano di problemi e dissidi a livello economico tra i due fratelli), ma i carabinieri del comune in provincia di Agrigento si sono trovati davanti una scena orribile: i corpi senza vita di un uomo (il fratello dell’uomo che ha sparato), di una donna (la cognata, moglie del fratello) e dei suoi due nipoti di 11 e 15 anni, figli della coppia.

E dopo aver compiuto questa strage familiare, dai contorni ancora da chiarire e accertare, l’uomo ha rivolto l’arma da fuoco contro di lui. Sparandosi. All’arrivo dei soccorsi e delle forze dell’ordine, è stato trovato agonizzante nella strada vicina alla palazzina dove si è consumata la tragedia. Troppo grave la ferita e troppo sangue perso: l’uomo è deceduto nell’ambulanza che lo stava trasportando in ospedale. I vicini che hanno udito le grida e poi gli spari hanno spiegato che, in passato, non erano stati evidenziati segnali di tensione tre l’assassino e le sue vittime.

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