Libero e il dimenticabile titolo sui virologi in festa per il vaiolo delle scimmie

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-20

Invece di parlare di approfondire analisi sul vaiolo delle scimmie, il quotidiano di Sallusti utilizza la prima pagina per attaccare i virologi

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Visto il precedente dell’inizio della pandemia Covid in Italia e nel mondo, forse è arrivato il momento di fare tutti i gesti apotropaici del caso. Perché Libero quotidiano dimostrò fin dall’inizio di sottovalutare il problema sanitario – all’epoca solo per attaccare il governo Conte, prima di un riposizionamento più razionale con l’avvento di Mario Draghi a Palazzo Chigi – offrendo ai suoi lettori una visione veramente limitata della diffusione di quel virus che ha condizionato (e lo fa tuttora, seppur in forma differente) la nostra vita. Nella speranza che la storia non si ripeta, oggi però il titolo di Libero sul vaiolo delle scimmie riesce a toccare vette mai esplorate prima.

Libero e il titolo sui virologi in festa per il vaiolo delle scimmie

“Ci mancava solo il vaiolo”, si legge nel titolo in apertura sulla prima pagina del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti. Il tutto è accompagnato dall’occhiello “Virologi in festa”. Un’apertura che poi porta, a pagina 2, all’approfondimento sul tema scritto da Filippo Facci. E anche all’interno della foliazione la situazione non è molto diverso dal “grido” in prima pagina, con una eco ridondante.

Invece di inviate a tenere alta la guardia – con i cittadini che, dopo la pandemia Covid, sono ovviamente più attenti a notizia che riguardano la salute -, Libero se la prende con i virologi. La loro colpa? Aver già parlato di possibili scenari (questo fa un virologo o altri esperti del settore: analizza i dati relativi a un virus e traccia evoluzioni futuribili se non si pone un rimedio a una possibile diffusione) e aver sottolineato come occorra non sottovalutare il problema.

E al giornale di Sallusti sembra interessare più questa lotta continua contro i virologi che il vaiolo delle scimmie e il primo caso registrato ieri in Italia, con un uomo ricoverato allo Spallanzani di Roma dopo il ritorno da una vacanza alle Canarie. Certamente l’esposizione mediatica di esperti nel corso di questi due anni e mezzo di pandemia Covid ha provocato molto malcontento nei telespettatori e nei lettori dei vari quotidiani. Ma parlare di “virologi in festa” per la comparsa di una nuova malattia è una clamorosa esagerazione. Perché, per il momento, “in festa” sembrano essere solamente i titolisti di Libero.

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