Cultura e scienze
Libero, il Coronavirus e il vaccino ChAdOx1 che «funziona»
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-05-01
Per poter essere sicuri che il vaccino non produca effetti dannosi su grande scala è importante effettuare in parallelo studi di tossicologia che si possono fare soltanto su modelli animali adeguati. Solo così è possibile capire se il vaccino protegge e soprattutto non ha effetti collaterali dannosi
Oggi Libero in prima pagina parla del vaccino per il Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 ChAdOx1, messo a punto dalla Oxford University insieme alla Advent-Irbm di Pomezia, e scrive che “funziona”. Purtroppo non è possibile ancora dire che il vaccino funzioni, in realtà: prima dovrà superare alcuni banchi di prova, spesso ravvicinati. Entro maggio, infatti, verranno esaminati i risultati della prima fase di test su 500 volontari sani. Se l’esito della valutazione sarà positivo, subito dopo, nel mese di giugno, si passerà alla fase successiva e verranno testati circa 5mila soggetti. Il quotidiano scrive nei titoli anche che l’antidoto (!) italo-inglese sarà “disponibile a dicembre”. Anche questo non è vero: è vero invece che «se tutti i test daranno gli esiti positivi che ci auguriamo – come ha spiegato il presidente di Irbm Pietro Di Lorenzo al Messaggero – ci sarà un primo stock di vaccino anti-Covid disponibile per iniziare la vaccinazione di alcune categorie più fragili».
«Siamo in una situazione particolare per cui avviare la sperimentazione per effettuare questi primi test per valutare la capacità del vaccino di produrre anticorpi neutralizzanti va comunque fatto. Ma bisogna un po’ allentare le regole dell’inizio della fase di sperimentazione – sottolinea Gennaro Ciliberto, professore di Biologia molecolare all’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro e presidente della Federazione Italiana Scienze della Vita -. Laddove invece non dobbiamo allentarle affatto è nell’approvazione finale, per cui è opportuno effettuare tutti quegli studi di sperimentazione animale necessari per capire gli aspetti della sicurezza del vaccino». Per sapere se ci sono elementi di tossicità, dunque, non ci possono essere scorciatoie.
«La prima fase di sperimentazione sui volontari sani non desta preoccupazione, perché queste persone non vanno incontro alla malattia, serve però per determinare la capacità del vaccino di indurre anticorpi. Però,per poter essere sicuri che il vaccino non produca effetti dannosi su grande scala è importante effettuare in parallelo studi di tossicologia che si possono fare soltanto su modelli animali adeguati. Solo così è possibile capire se il vaccino protegge e soprattutto non ha effetti collaterali dannosi. In passato, quando è stato sviluppato il vaccino contro la mers si è visto un effetto talvolta paradossale, nel senso che alcuni degli anticorpi nella vaccinazione potevano dare un peggioramento della malattia. Si tratta di un fenomeno peculiare, che si può osservare soltanto nell’animale. Nessuna agenzia regolatoria approverebbe mai un vaccino se ci non fossero in parallelo anche questi studi».
Forse è meglio che i titolisti di Libero tornino a occuparsi di Coronavirus e condizionatori: fanno meno danni.