L’ex grillino che propone lo stop ai virologi in tv. E per una volta li mette d’accordo tutti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-23

Un tempo era una vita dedicata alla corsia, poi il Covid ha invertito anche le loro priorità: i virologi non ci stanno a mollare la tv

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La proposta dell’Onorevole Trizzino, eletto pentastellato oggi nel Gruppo Misto, di imbavagliare i virologi è stata accolta con stima da molti. I medici, come mai era successo dall’inizio del Covid, hanno parlato con una voce unica. I giornalisti, categoria solitamente sottoposta a censure di ogni tipo, leggono in questo la famosa paura che si attribuisce solo a chi informa la gente.

I politici, abitudinari dell’extracompetentismo, non dovrebbero poi essere i primi ambasciatori della regolamentazioni di voci che si occupano di sanità. Considerato che a memoria si ricordano Ministri degli Esteri che non parlano l’inglese. Ministri dell’Università e della Sanità con il diploma secondario di secondo grado e ovviamente ci si risparmia in questa sede l’analisi dettagliata dei cv di deputati e senatori che farebbe venire voglia di mollare tutto.

L’ex grillino che propone lo stop ai virologi in tv. E per una volta li mette d’accordo tutti

Il termine fascista francamente stanca, alla lunga perde di significato. Lo si è inflazionato. Però, a voler leggere bene le cose, ha ragione Bassetti. Perché impedire ai virologi di parlare? E soprattutto, non mutando il tema del dibattito: perché far parlare medici per voci di politici che distorceranno ogni parola in funzione di biechi interessi elettorali? Se suona come una paura qualunquista, sarà sufficiente rivedere Francesca Donato e Pierpaolo Sileri, all’esordio stagionale di diMartedì.  “Girano la colpa a noi ma sono altri a fare confusione – comincia Pregliasco – Non può esserci censura, io continuerò se me lo chiederanno”.

La proposta, per chiarimento, vorrebbe trasformare le strutture sanitarie in segreterie di partito. Come oggi si chiama l’ufficio stampa di una sigla politica, domani bisognerà chiamare l’Azienda sanitaria per farsi autorizzare ad intervenire. “Io penso che sia una buffonata” , commenta il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova. “Credo che l’idea gli sia venuta dopo una visita in Corea del Nord – ironizza Crisanti – Forse non sa che non si possano fare le leggi ad personam o per categorie”.

Anche Pregliasco ha una soluzione alternativa alla proposta di Trizzino, “A mio avviso dovrebbe esserci piuttosto una carta per tutti coloro che parlano” di Covid in tv, radio, giornali e media in generale “quali giornalisti, opinionisti e non addetti ai lavori” che garantisca”l’eticità di quello che raccontano e la veridicità delle loro affermazioni” citando cioè “da chi e dove le hanno apprese”.

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