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La falsa (e riciclata) lettera della madre di Willy Monteiro che circola sui social
neXtQuotidiano 08/07/2022
La stessa famiglia è intervenuta per smentire la veridicità di alcune parole condivise da numerose pagine via social. Ma non si tratta di una storia nuova
Da alcuni giorni, fin dalle ore successive alla condanna all’ergastolo emesse dalla Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone nei confronti dei fratelli Bianchi, sta circolando sui social una lettera firmata dalla mamma di Willy Monteiro Duarte, il giovane ucciso fuori da un locale di Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 settembre del 2020. Parole d’amore, riferimenti a quel che è accaduto in quella tragica serata dove il 21enne di origine capoverdiane ha perso la vita dopo esser stato ripetutamente colpito in modo brutale. Ma quella lettera è un falso che già circolava in rete da diverso tempo.
Lettera mamma Willy Monteiro, il falso che gira sui social
Quella lunga lettera viene attribuita, come si legge nella firma in calce al post, alla signora Lucia, madre del giovane ucciso a Colleferro. E recita così:
“Nanetto mio adoratissimo, ti chiamo come ti ho sempre chiamato, anche se ormai eri un gigante.
Non riesco ancora a realizzare che non potrò più rivederti, abbracciarti, sentire la tua voce o il suono delicato della tua risata, quando mi parlavi dei tuoi progetti promettendomi che tutto sarebbe andato bene.
Che non saremmo mai più stati poveri, che le nostre vite sarebbero state finalmente felici. Ma la felicità non è una scelta e qualcuno, assetato di una violenza che tu nemmeno immaginavi potesse esistere, ha diviso le nostre strade condannandoci al pianto.
Sono stata fortunata a essere la tua mamma. Non avevo altra felicità che te. Oggi mi sento così fiera ripensando a tutti i sacrifici che ho fatto per renderti quel ragazzo generoso e leale che eri. Lo sei rimasto fino alla fine, fino al tuo ultimo respiro.
Mi riempio di orgoglio perfino ricordando quegli stracci con cui realizzavo i pannolini che non potevamo permetterci o i pentolini arrugginiti nei quali riscaldavo il latte donatoci dalla parrocchia. Quante notti trascorse in piedi perché piangevi e quante notti passate a sussurrarti la ninna nanna per farti addormentare! Gesti compiuti un’infinità di volte: quelli che trasformano una piccola creaturina in un uomo.
Poi, però, arriva qualcuno e, dopo 21 anni di piccoli e grandi sforzi quotidiani, ti porta via. Quando ormai sei uomo. Quando ormai sei sul punto di raccogliere i frutti dei tuoi e dei nostri sacrifici.
Non meritavi, figlio mio, così tanto odio, così tanta follia. Ma io resterò qui ad aspettarti perché sono una mamma. E la mamma ti aspetta sempre, anche quando sa benissimo che non tornerai”.
E di questa “lettera” ci sono tracce online (sui social) che risalgono addirittura al giorno del funerale di Willy Monteiro, nel settembre di due anni fa. Ma si tratta di un falso. E la stessa famiglia del giovane ha pubblicato, attraverso l’unico canale social ufficiale, un appello affinché si interrompa la condivisione di quella missiva mai scritta dalla donna.
Perché la famiglia di Willy Monteiro ha sempre tenuto un profilo basso, fin dai giorni successivi a quel barbaro pestaggio in cui è stato ucciso il 21enne.