L'epidemia di Ebola si sta spegnendo?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-02-26

I casi ridotti a un decimo rispetto a settembre e ottobre. E un farmaco sperimentale riduce la mortalità, ma solo per i pazienti con livelli relativamente bassi del virus nel sangue

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Il New York Times ci racconta con un’infografica lo spegnersi progressivo dell’epidemia di Ebola il progressivo declino dei casi di Ebola nei tre paesi africani considerati focolaio. «I casi di persone che hanno contratto il virus si sono ridotti a un decimo rispetto al settembre dello scorso anno», ha detto il dottor David Nabarro, delegato dell’ONU sulla crisi. Il numero di nuovi casi di Ebola è sceso rapidamente nei mese di dicembre e gennaio, ma i funzionari delle Nazioni Unite e l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno avvertito che la conclusione totale dell’epidemia sarà ancora difficile. Nonostante questo, come ricordavamo alla fine di gennaio, ebolavirus è ancora presente in un terzo delle aree dei tre paesi africani maggiormente colpiti dall’epidemia: Guinea, Liberia e Sierra Leone dove il virus continua a mietere vittime. Buone notizie per il Mali, che avendo registrato l’ultimo caso di un paziente infetto da Ebola 42 giorni fa ha ufficialmente debellato il virus della febbre emorragica ed è stato dichiarato ebola free.

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Il declino dell’epidemia di Ebola nell’infografica del New York Times

Nel frattempo i primi dati dei testi clinici sul farmaco sperimentale contro l’Ebola favipiravir indicano che può ridurre la mortalità nei pazienti che hanno livelli bassi del virus nel sangue, ma non è efficace per quelli con un’alta carica virale che presentano la malattia in forma grave. Il trial attualmente in corso, condotto dall’Istituto francese di ricerca Inserm, è stato avviato il 17 dicembre 2014 nel Centro di trattamento Ebola di Medici Senza Frontiere (Msf) a Guéckédou, in Guinea, dove l’epidemia ha avuto inizio. Da allora il trial è stato ampliato per includere pazienti dai centri di trattamento Ebola a Nzérékoré e Macenta, sempre in Guinea. Inserm ha diffuso una precisazione: per i pazienti con livelli relativamente bassi di Ebola nel sangue, il favipiravir può fare la differenza abbassando il tasso di mortalità dal 30 al 15%. Ma per i pazienti con una carica virale più alta, e per i bambini più piccoli, il farmaco sperimentale non è efficace.

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