“Le truppe di terra sono entrate a Gaza”: l’annuncio dell’esercito israeliano smentito dall’esercito israeliano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-14

Un portavoce dell’esercito israeliano annuncia che le truppe di terra sono entrate nella Striscia di Gaza. Poi la smentita poco dopo dello stesso esercito. Ecco cosa è successo

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Mentre Hamas annuncia che sono stati condotti in pochi minuti oltre 150 raid aerei a Gaza questa notte e Netanyahu spiega che “La parola fine non è ancora detta e questa operazione continuerà fino a quando sarà necessario” poche ore fa sembrava che fosse iniziato nella Striscia anche l’attacco di terra. Ma l’annuncio del portavoce dell’esercito di Israele è stato smentito proprio dall’esercito.

 “Le truppe di terra sono entrate a Gaza”: l’annuncio dell’esercito israeliano smentito dall’esercito israeliano

Tutto è iniziato con un comunicato del portavoce dell’esercito israeliano Hidai Zilberman che aveva spiegato ieri che Israele stava ammassando truppe al confine con Gaza per una potenziale operazione di terra. “Stiamo riunendo forze al confine con Gaza, ci prepariamo. Studiamo il campo e le useremo quando decideremo di farlo. L’iniziativa è nostra e il tempo è dalla nostra parte”, aveva spiegato ai giornalisti. Le forze israeliane hanno lanciato bombardamenti massicci contro obiettivi nella Striscia di Gaza, usando aerei, elicotteri, altri velivoli ed insieme tank e diverse batterie di artiglieria. “Non è ancora l’invasione di terra ma si tratta dell’offensiva maggiore condotta da Israele dall’inizio di questo nuovo conflitto”, si leggeva su Times of Israel. Israele ha iniziato nelle scorse ore ad ammassare truppe al confine con Gaza per una potenziale operazione di terra. “Stiamo riunendo forze al confine con Gaza, ci prepariamo. Studiamo il campo e le useremo quando decideremo di farlo. L’iniziativa è nostra e il tempo è dalla nostra parte”, ha detto ai giornalisti il portavoce dell’esercito israeliano Hidai Zilberman. Poi nella notte l’annuncio riportato dal Wall Street Journal del colonnello Jonathan Conricus, portavoce militare israeliano: “Ci sono truppe di terra a Gaza”. Poco dopo la smentita: un portavoce dell’esercito israeliano ha detto alla televisione pubblica Kann che “le forze di terra non sono entrate nella Striscia di Gaza”.

Le dichiarazioni del portavoce arrivano dopo che lo stesso esercito israeliano, su Twitter e con dichiarazioni alla stampa, poco dopo la mezzanotte ha comunicato di avere avviato un’offensiva aerea e terrestre contro Gaza. Ma poi sono emerse notizie contrastanti riguardo al fatto che fosse veramente iniziata un’incursione vera e propria nei territori palestinesi oppure solo l’avvio di un bombardamento anche con forze di terra, tank e artiglieria, contro Gaza. “Una certa offensiva di terra è iniziata nell’ultima ora a Gaza – ha scritto il giornalista di Haaretz, Anshel Pfeffer, su Twitter – non è chiaro al momento con quali scala di forze, con le quattro brigate che sono state mobilitate o con una forza minore”. La smentita è stata confermata ulteriormente dalla Difesa israeliana che ha precisato che “attualmente non ci sono truppe” dell’Idf, le forze di difesa israeliane, all’interno della Striscia di Gaza. Le forze di terra e dell’aria dell’Idf “stanno conducendo operazioni nei confronti di obiettivi all’interno della Striscia di Gaza”.

L’Ansa ha spiegato cosa è successo:

Quando è stato chiesto di chiarire la questione, ovvero se ci fosse stata un’invasione di terra, il portavoce dell’IDF Jonathan Conricus ha risposto: ‘Sì. Come è scritto nella dichiarazione. In effetti, le forze di terra stanno attaccando a Gaza. Questo vuol dire che sono nella Striscia'”. Parole che Conricus tra l’altro ha ripetuto anche al corrispondente dell’ANSA a Tel Aviv che lo ha chiamato per avere conferma diretta dell’avvio dell’intervento di terra. Ma, continua Times of Israel, sebbene dire che l’esercito era dentro Gaza “fosse tecnicamente corretto”, è stato fuorviante: “Alcune truppe dell’IDF erano effettivamente posizionate in un’enclave tecnicamente all’interno del territorio di Gaza, ma a tutti gli effetti sotto il controllo israeliano. Per questo la loro presenza lì non poteva rappresentare un’invasione di terra”.

Cosa sta succedendo a Gaza

Le forze di difesa israeliane comunque hanno ordinato “a tutti nel raggio di 4 chilometri di entrare in un rifugio antiaereo e di rimanere lì fino a nuovo avviso”. Spiega il Times of Israel, spiegando che “questa sembra essere una misura precauzionale poiché l’esercito prevede una significativa rappresaglia da parte dei gruppi terroristici nella Striscia mentre le forze israeliane conducono un massiccio sbarramento su obiettivi nel nord di Gaza”. Questa è la situazione attuale spiegata da La Stampa:

 Notte di raid aerei e bombardamenti israeliani contro le postazioni di Hamas, dopo la pioggia di razzi verso lo Stato ebraico. «Ho detto che avremmo fatto pagare un prezzo molto alto ad Hamas. Lo facciamo e continueremo a farlo con grande intensità. L’ultima parola non è stata detta, e questa operazione proseguirà per tutto il tempo necessario», ha scritto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un messaggio pubblicato su Twitter. Truppe e carri armati con la stella di David sono pronti a entrare nella Striscia in qualsiasi momento.

Sono 115 i morti e più di 600 i feriti nella Striscia di Gaza dall’inizio delle ostilità tra Israele e Hamas secondo il Times of Israel che cita un bollettino diffuso dal ministero della Sanità dell’enclave palestinese controllata da Hamas. In precedenza la tv satellitare al-Jazeera parlava di 113 morti compresi 31 minori. Da parte israeliana, le Idf confermano stamani su Twitter un bilancio che parla di sette morti a causa della pioggia di razzi lanciati dalla Striscia in direzione di Israele. Secondo le autorità israeliane, sottolinea il Times of Israel, la maggior parte delle vittime nell’enclave palestinese sono membri di “gruppi terroristici” o persone rimaste uccise da razzi che non hanno raggiunto Israele ma sono caduti all’interno della Striscia. Ieri durante i raid è rimasta uccisa un’intera famiglia palestinese, il padre, la madre incinta e quattro bambini, secondo quanto riporta l’agenzia palestinese Wafa che citano le fonti della Difesa civile che hanno estratto i corpi di Rafat Tanani e della sua famiglia dalle macerie della loro casa bombardata

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