Le tesi di laurea copiate alla Link Campus University

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-14

Secondo quanto ricostruito dalle indagini i poliziotti avrebbero sostenuto esami finti, con il permesso di copiare liberamente, senza mai vedere i professori, che però avrebbero poi firmato i verbali degli esami

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La Procura di Firenze ha chiuso le indagini sui presunti «esami facili» effettuati all’università privata Link Campus con 71 indagati per associazione a delinquere e falso. Tra loro il presidente della scuola, che rilasciava lauree riconosciute dallo Stato, l’ex ministro Vincenzo Scotti, vertici amministrativi dell’ente, docenti e studenti, fra cui ci sono molti poliziotti. L’atto di conclusione delle indagini è del sostituto Christine von Borries, del procuratore aggiunto Luca Turco e del procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo.

Le tesi di laura copiate alla Link Campus University

Il Corriere della Sera racconta oggi che tra i 71 indagati che hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini c’è il fondatore e presidente dell’Università privata, oltre che docente di economia politica, l’ex democristiano sette volte ministro Vincenzo Scotti, 86 anni, accusato di associazione per delinquere finalizzata ai falsi esami, assieme a Claudio Roveda, rettore e membro del cda, Pasquale Russo, direttore generale, Pierluigi Matera componente del Senato accademico, Maurizio Claudio Zandri coordinatore del corso di laurea.

Tra gli indagati anche Veronica Fortuzzi consulente dell’ex ministro della difesa Trenta, oltre ad altri docenti, ricercatori, amministrativi. Stessa accusa anche per Felice Romano, segretario nazionale del Siulp, il sindacato di polizia che con la Link aveva stipulato una convenzione per i propri iscritti. In quel documento, dell’aprile 2017, si stabiliva una «collaborazione per favorire la formazione, istruzione e aggiornamento del personale di polizia», arrivando poi a un accordo tra la Fondazione Sicurezza e libertà di cui il Siulp è socio per proporre agli iscritti e ai parenti e amici l’iscrizione alla Link, in particolare per quelli provenienti dalla Toscana.

I corsi indicati erano il triennale di Scienza della politica e delle Relazioni internazionali e la laurea magistrale in Studi strategici e scienze diplomatiche. Per entrambi c’era l’indicazione che gli esami sarebbero stati sostenuti nella città di provenienza, mentre l’unica sede autorizzata era Roma.

vincenzo scotti link campus university

Scotti creò nel 1999 l’Università di Malta, poi diventata Link nel 2011 con il riconoscimento del ministero dell’Istruzione. Sotto inchiesta i corsi degli anni 2016-2017 e 2017-2018. Secondo quanto ricostruito dalle indagini i poliziotti avrebbero sostenuto esami finti, con il permesso di copiare liberamente, senza mai vedere i professori, che però avrebbero poi firmato i verbali degli esami. Invece di svolgere gli esami nella sede di Roma gli studenti in qualche occasione sono stati mandati anche nella sede di una cooperativa all’interno del mercato ortofrutticolo di Firenze. Ai poliziotti iscritti al Siulp bastava versare alla Fondazione Sicurezza e libertà una retta di iscrizione di 600 euro (oltre ai 3.500 della retta universitaria) che finiva in un conto corrente a San Marino.

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