Le Sardine contro Salvini anche a Sorrento

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-18

A Sorrento (Napoli) organizzato un flash mob in occasione dell’arrivo in città di Matteo Salvini per ufficializzare l’adesione dei sindaci di Sorrento e Positano alla Lega

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Si ispirano alle ‘sardine‘ che hanno invaso Bologna i ragazzi che a Sorrento (Napoli) hanno organizzato un flash mob in occasione dell’arrivo in città di Matteo Salvini per ufficializzare l’adesione dei sindaci di Sorrento e Positano alla Lega. “Sarà una manifestazione pacifica e apartitica, senza bandiere”, spiega all’agenzia di stampa Dire uno dei ragazzi che ha organizzato la contestazione. Durante il flash mob si inviteranno i partecipanti a “scambiarsi un libro per donarlo a Salvini, che ne ha molto bisogno”.

Le Sardine contro Salvini anche a Sorrento

L’appuntamento è per giovedì alle 10:30 nella piazza Sant’Antonino di Sorrento, poco distante dal circolo dei forestieri dove alle 11 è atteso l’ex ministro dell’Interno. “Ci incontreremo in piazza per trenta minuti, il nostro movimento nasce con un intento pacifico, vogliamo solo che l’attenzione, cosi’ come sara’ rivolta a Salvini, venga riservata anche a noi, a quel popolo che non è d’accordo con determinate politiche”. Da oggi il movimento anti Salvini di Sorrento ha anche un nuovo logo in cui sono presenti proprio le sardine di Bologna ma i promotori preferiscono farsi chiamare ‘fravaglie’, termine napoletano che indica i pesci piu’ piccoli. L’evento Facebook #Sorrentononabbocca ha ricevuto circa 2mila adesioni, qualcuna in più della pagina Sorrento non si Lega.

sardine salvini sorrento

“Ci aspettiamo una risposta da tutta la provincia di Napoli, anche per dire di no a una politica locale che e’ fatta di continui cambi di casacche di cui non ci meravigliamo neanche piu’. La Lega sta prendendo i voti di Forza Italia e per questo assistiamo a continui cambi di partito. Siamo contro queste politiche, quindi l’appello e’ a incontrarsi come le sardine a Bologna e qui, ancora più forte, per rivendicare l’attenzione che il Sud si merita. E’ arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e agire, perché non ne possiamo più di dover abbassare la testa sentendoci dire “la penisola e’ fascista”.

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