Le minacce e gli insulti via Facebook a Luca Paladini, fondatore dei Sentinelli di Milano

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-04-27

Da mesi Paladini è vittima di una campagna d’odio su Facebook dove viene preso di mira in quanto “pederasta” e qualcuno gli ha anche promesso di “fargliela pagare”. I Sentinelli non si arrendono e lanciano un’iniziativa contro il bullismo sui social e contro l’omofobia

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Luca Paladini è il fondatore e il portavoce dei Sentinelli di Milano, un gruppo di attivisti per i diritti civili delle persone omosessuali e della comunità LGBT. I Sentinelli di Milano sono nati come risposta al movimento della Manif pour tous che in Italia ha preso il nome di Sentinelle in Piedi. Un’associazione fortemente religiosa che combatte per la difesa dei valori cattolici contro l’assalto della teoria del gender e di quello che loro definiscono “omosessualismo”. Vale a dire l’operazione – occulta o manifesta – di omosessualizzazione della società che comporta un attacco all’istituto della “famiglia tradizionale”.

Gli insulti e le minacce a Luca Paladini

Da qualche tempo Paladini è vittima di messaggi e post, in una parola attacchi omofobi. Qualcuno ha creato una pagina Facebook (ora rimossa) dal nome inequivocabile “Luca Paladini pederasta ha l’AIDS” dove vengono pubblicati messaggi violenti. In un post Paladini viene definito “frocio” e oltre ad essere scritto che ha “contratto l’epatite” è scritto che “a noi ci faranno sempre schifo esseri ripugnanti e invertiti come Luca Paladini”. Secondo l’anonimo autore del post infatti i gay “oltre ad essere malati sono anche infetti e portatori di malattie come l’epatite e l’AIDS”.

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dal profilo Facebook di Luca Paladini

Sempre nello stesso commento l’autore si rallegra del fatto che “una moltitudine di froci come Luca Paladini continuano a morire (per fortuna) di AIDS”. Un altro utente, dal profilo probabilmente fake, ha lasciato un commento indirizzato a Paladini nel quale lo chiama “frocio pederasta”.

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Fonte: I Sentinelli di Milano

L’utente fa anche delle minacce esplicite di violenza fisica quando si dice convinto di non poter essere identificato e ci tiene a far sapere che “noi a te sì che possiamo arrivare. E stai tranquillo che prima o poi qualche dente te lo facciamo ingoiare per davvero spione di merda”.

I Sentinelli di Milano lanciano una campagna contro il bullismo e l’omofobia

Chi sono queste persone che da mesi minacciano Luca Paladini? I Sentinelli di Milano fanno sapere di avere “qualche sospetto” ma nessuna certezza. Dopo aver meditato a lungo sull’opportunità di pubblicare insulti e minacce. La questione però non è semplicemente una questione privata: «Non intendiamo mettere le minacce e l’odio sotto il tappeto ma al contrario far conoscere quanto rancore, quanta inutile cattiveria viene vomitata su chi ha fatto della laicità e dell’antifascismo il proprio stile di vita».

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In un comunicato stampa diffuso ieri i Sentinelli di Milano si dicono certi che l’autorità giudiziaria riuscirà ad identificare gli autori delle minacce «ma crediamo che a ognuno di noi spetti un pezzo di responsabilità per far si che il mondo reale e quello virtuale diventino luoghi in cui non c’è spazio per l’omofobia, il razzismo e il sessismo. La diversità di vedute non può essere declinata con le decine di minacce fisiche e verbali ricevute da Luca Paladini». Per rispondere a questa campagna d’odio i Sentinelli hanno lanciato una campagna contro il bullismo reale e virtuale che ha già ottenuto l’appoggio dell’ex Presidente della Camera Laura Boldrini. La prima richiesta formale è proprio a Facebook «affinché riveda gli algoritmi per cui gli stalker rispettano sempre gli standard della comunità mentre utenti come noi vengono bloccati per 30 giorni perché mostrano contenuti pubblicati su pagine fasciste e razziste».

 

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