Il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino: «Rischiamo di non avere le forze»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-10-25

Il sindaco ha chiesto l’istituzione di «un dispositivo europeo di ricerca e soccorso in mare»

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Lunedì quattro cadaveri sono stati rinvenuti nelle a largo di Lampedusa dalla Guardia Costiera. Uno dei cadaveri potrebbe essere della donna dispersa domenica, insieme ad altre tre persone, quando una piccola imbarcazione con a bordo circa 30 persone è affondata. 26 persone sono state soccorse dalla Guardia Costiera ma tre dei cadaveri rinvenuti durante le successive operazioni di ricerca dei dispersi sarebbero in avanzato stato di decomposizione e quindi morte a causa di naufragi non recenti.

Attualmente i cadaveri si trovano nella camera mortuaria del cimitero di Lampedusa, dove c’erano già i cadaveri di un bambino e una bambina morti lo scorso 21 ottobre per le ustioni riportate nell’incendio divampato su una piccola imbarcazione forse a seguito dell’esplosione del motore. Dopo aver ricevuto l’allarme, da Lampedusa è partita una motovedetta della Guardia Costiera che ha soccorso 38 persone migranti portandole a Lampedusa, insieme ai corpi dei due bambini.

Il sindaco di Lampedusa e Linosa: «Rischiamo di non avere le forze»

Il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, riferendosi agli ultimi naufragi, ha dichiarato a La Repubblica: «Fra un po’ finiremo anche le bare». Mannino ha espresso la propria preoccupazioni riguardante la gestione del fenomeno migratorio, affermando che «come Comune rischiamo di non avere le forze». Anche la camera mortuaria del cimitero di Lampedusa è ormai quasi satura in seguito ai naufragi avvenuti negli ultimi giorni. Il sindaco ha chiesto l’istituzione di «un dispositivo europeo di ricerca e soccorso in mare, perché non possiamo lasciar morire tutta questa gente, non è umanamente accettabile». Nel suo post pubblicato poche ore fa su Facebook, Mannino ha ricordato anche la vicenda di Pietro Novelli, lampedusano di 28 anni che risulta disperso. Novelli era a bordo di un traghetto partito da Lampedusa e diretto a Porto Empedocle, in Sicilia, dove sarebbe stato poi trasferito ad Agrigento per essere sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio (TSO). La scomparsa di Novelli risale a venerdì notte. Secondo il Giornale di Sicilia, l’uomo era stato lasciato solo nella sua cabina sotto l’effetto dei sedativi. La madre di Novelli ha dichiarato che «una persona così fragile non può essere lasciata da sola durante un viaggio del genere».

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