Attualità
L'albero di Natale di piazza Venezia
neXtQuotidiano 13/12/2016
La prova-finestra non mente: l’albero è storto, emergenza democratica raga!1!
Ormai è diventato un caso nazionale. L’albero di Natale di piazza Venezia non era piaciuto per niente al popolo, che si era riversato sulla pagina facebook del Comune di Roma per lamentarsene. E oggi Repubblica, in un articolo a firma di Vittorio Zucconi, affonda il coltello nella piaga:
È un non albero. Un totem dell’assenza, dunque esemplare della Roma di oggi, promemoria dei giorni indimenticati e cupi della irrisa “sobrietà” e dell’austerity. È più un’espiazione penitenziale, uno scusarsi di esistere, che un festoso richiamo per attirare e rallegrare quel turismo nazionale e straniero del quale Roma avrebbe disperatamente bisogno per tappare le buche nelle strade e le voragini nel bilancio lasciate dalle amministrazioni che hanno preceduto la sindaca Raggi. Nel terrore ideologico e superstizioso della collaborazione coi privati infetti, magari con quegli sponsor impuri come banche o aziende che hanno pagato per splendidi, eleganti, vistosi, a volte strakitsch alberi natalizi in città come Milano, Napoli, Salerno, Bologna e anche nella Torino della più pragmatica sindaca Appendino, l’albero a cui tendevi e a cui nessuno tende, è comunque costato ai contribuenti romani 15 mila euro, secondo il comunicato ufficiale della Giunta.
Soldi spesi per il trasporto straordinario dal Trentino, per l’installazione, le gru e gli avari addobbi. Con il solo risparmio della bolletta elettrica, assorbita dalla partecipata Acea. Bolletta che, vista la miseria luminosa accesa l’8 dicembre, non risulterà salatissima. Naturalmente nessuno impone mai a nessun governo e a nessuna amministrazione comunale al mondo di erigere un abete natalizio a nome e per conto dell’affranta cittadinanza e di spendere anche un solo euro di danaro pubblico per ricordare a residenti e visitatori quello che già sanno, che alla fine di dicembre ricorre il Natale dei cristiani, esponendosi agli umilianti confronti che crudelmente prima i social network in Rete e poi i media hanno mostrato.
Per soprannumero, il quotidiano apre anche alla prova-finestra con quello di altre giunte in altre città:
Insomma, a torto o a ragione l’albero di Natale in Piazza Venezia è assurto più o meno a prova del declino della città. Boh.
Leggi sull’argomento: Le dimissioni di Paola Muraro