L’aggressione russa all’Ucraina ha portato Moldavia e Georgia a chiedere di entrare nella UE

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-04

Le richieste sono state avanzate nel corso della giornata di oggi, confermando quanto già trapelato nei giorni scorsi

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Quel che sta accadendo dallo scorso 24 febbraio in Ucraina sta provocando una serie di reazioni a catena da parte di molti altri Paesi che orbitano geograficamente ai confini della Russia. E per questo motivo Moldavia e Georgia hanno presentato – nel giro di poche ore di distanza l’una dall’altra – la richiesta ufficiale di ingresso all’interno degli Stati membri che fanno parte dell’Unione Europea. Una mossa che vuole anticipare i tempi per scongiurare il rischio di ritrovarsi nella stessa situazione in cui si è trovata l’Ucraina.

Moldavia e Georgia hanno chiesto di entrare nell’Unione Europea

Nella serata di giovedì la Presidente della Moldavia, Maia Sandu (da sempre vicina ai valori europei), ha ufficializzato la richiesta di adesione, motivandola con queste parole:

“Vogliamo vivere in pace, prosperità, essere parte del mondo libero. Mentre alcune decisioni richiedono tempo, altre devono essere prese in modo rapido e deciso e sfruttando le opportunità che derivano da un mondo che cambia”.

Una mossa che segue quella già fatta dalla Georgia, con il Presidente Irakli Garibashvili che ha deciso di seguire (ovviamente in un contesto storico differente) quanto fatto dall’Ucraina subito dopo le minacce e l’invasione da parte della Russia. E proprio la Georgia nel 2008 era finita nel mirino del Cremlino per la rivendicazione del territorio dell’Ossezia del Sud.

Corsi e ricorsi storici. Ovviamente, per il momento, la precedenza va garantita all’Ucraina e le richieste di Moldavia e Georgia potrebbero convincere ancor di più l’Unione Europea a sburocratizzare l’ingresso del Paese ucraino all’interno dell’elenco degli Stati membri. Ma anche le altre due situazione appaiono delicate. La Moldavia, infatti, confina con la zona sud dell’Ucraina; la Georgia, invece, si affaccia sempre sul Mar Nero ma al proprio confine Nord lambisce proprio con la Russia. E visti i venti di guerra e i piani chiari (ma solo fino a un certo punto) di Vladimir Putin, lo scudo europeo potrebbe garantire ai due Paesi uno scudo maggiore in caso di attacco russo.

(foto IPP/EP)

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