La violenza contro i giornalisti è odiosa e vigliacca: Draghi contro i no-vax (e chi li spalleggia)

di Enrico Filotico

Pubblicato il 2021-09-02

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è tornato a parlare di Green Pass, all’indomani del voto contrario del gruppo leghista

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha preso di petto i temi legati al green pass, su cui nelle scorse ore una frangia leghista aveva votato con le opposizione facendo infuriare i partiti che compongono la maggioranza.

“La campagna vaccinale procede spedita, entro la fine di settembre saranno vaccinati l’80% dei cittadini. Già oggi  siamo al 70% completamente vaccinato, sono fiducioso sull’obiettivo entro fine settembre. E’ un conforto per la ripresa dell’attività produttiva, e colgo l’occasione per ribadire il mio invito a vaccinarsi – ha detto il Premier -. E’ un atto di protezione verso se stessi, verso i prossimi e verso tutti quelli con cui si viene a contatto. Tra i 16 e 19 anni circa il 70% ha ricevuto una dose, la campagna tra loro ha riscosso grande successo”. Ha poi colto l’occasione per stigmatizzare tutte le forme di violenza verso i cronisti “Non commenterò la violenza odiosa e vigliacca verso le persone che fanno informazione da parte dei così detti no-vax”.

La violenza contro i giornalisti è odiosa e vigliacca: Draghi contro i no-vax (e chi li spalleggia). Poi politica estera ed economia

Nelle prossime ore il Presidente sarà ospite di Emmanuel Macron, presidente francese. “Sarà una conversazione a tutto tondo” spiega Draghi mentre ringrazia tutti i militari italiani che sono stati in Afghanistan in questi 20 anni. “L’economia continua a crescere, cresce anche molto di più di quanto ci si fosse aspettati, basta andare a vedere le cifre che il Mef aveva previsto nei documenti ufficiali a marzo di quest’anno – ha poi spiegato il Presidente -. Anche questo ci dà un forte incoraggiamento. Il mercato del lavoro va bene, se non sbaglio c’è circa mezzo milione di occupati in più, l’occupazione in generale non mostra cenni di cedimento”.

Scuola e trasporti: aggiornamenti e novità

Il passaggio sulla scuola è affidato ai Ministri Bianchi e Speranza. Il titolare del dicastero sull’istruzione si è detto assolutamente soddisfatto del lavoro fatto, partendo dalla programmazione sul turnover con scadenza 2030 e cominciato quest’anno fino alle vaccinazioni tra il personale ad oggi arrivate al 91,5%. La novità in aula la lanciano quasi insieme i due ministri, “In classi con tutti vaccinati sarà possibile abbassare mascherine”. In merito alla questione trasporti è intervenuto il Ministro Giovannini, ”Fortissima collaborazione con le Regioni sul trasporto pubblico locale. Abbiamo definito le linee guida concordate con loro. E’ una sfida difficile e oggi è la scadenza entro la quale le Regioni devono inviare i loro piani per il potenziamento dei servizi – commenta il Ministro – Per il secondo trimestre il governo ha messo a disposizione 618 milioni di euro. I fondi aggiuntivi possono essere usati anche per il potenziamento die controlli”. Lo spiega il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo che il Consiglio dei ministri ha approvato il Dl Infrastrutture.

Il Green pass e la difesa della Ministra Lamorgese

“Il ministro Speranza ed io ne parliamo da un po’ di tempo. L’orientamento è “sì” verrà esteso il green pass, per decidere i settori che dovranno averlo prima ci vorrà del tempo e faremo cabina di regia come ha chiesto Salvini”, così Draghi risponde sull’applicazione del certificato verde. “Il chiarimento politico lo fanno le forze politiche, noi auspichiamo una maggiore convergenza ma noi andiamo avanti – insiste l’ex numero della BCE, prima di passare alla difesa della Ministra degli Interni – Lamorgese lavora molto bene, i numeri non sono negativi. Io credo che lei faccia il suo lavoro e lo faccia bene”.

Nel corso dell’incontro anche novità sull’obbligo vaccinale che comincia a diventare una possibilità sempre più concreta. Il Premier prima e il Ministro della salute dopo, hanno spiegato che quando il vaccino contro il Covid non sarà più considerato medicina d’emergenza potrebbe diventare effettivamente obbligatorio. “Anche la terza dose è una delle eventualità possibili – spiega Speranza – da fine mese, si parte da immunodepressi”.

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