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La storia di Luca Mazzone, dal tuffo terribile all’oro di Tokyo nel ricordo di Alex Zanardi
neXtQuotidiano 02/09/2021
A 50 anni Mazzone porta a casa l’ennesimo successo della sua vita dopo anni di lotta contro una disabilità che lo ha fatto diventare simbolo
Intramontabile, infinito, immarcescibile e chi più ne ha più ne metta per descrivere Luca Mazzone che a 50anni porta a casa una medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Tokyo. La dedica neanche a dirlo è ad Alex Zanardi, non uno qualsiasi. Mazzone la vita l’ha ribaltata più volte, almeno tante quante ha fatto con l’acqua della piscina che per prima gli ha fatto che capire che quel giorno del 1990 non era finita. Anzi, era appena cominciata.
ORO, ORO, OROOOOOO! Gli azzurri del ciclismo paralimpico, Luca Mazzone Diego Colombari e Paolo Cecchetto trionfano nella gara a squadre! Una vittoria straordinaria! E’ la medaglia n. 5️⃣0️⃣ per gli azzurri alle #Paralimpiadi di #Tokyo2020 ?????? pic.twitter.com/12bfT3KIGp
— Comitato Italiano Paralimpico (@CIPnotizie) September 2, 2021
Questa volta però la dedica è chiara, perchè lo sport lo ha preso in prestito. Dopo Rio 2016, con l’amico Alex, ha cominciato un percorso sull’handbike. Portando a casa la 50esima medaglia tricolore di questa luminosa Tokyo.
“Luca entra nella storia del paraciclismo portando Terlizzi e la Puglia sul gradino più alto del mondo”, esulta il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, esprimendo l’entusiasmo e la gioia di tutta la comunità terlizzese per la vittoria di Mazzone.
La storia di Luca Mazzone, dal tuffo terribile all’oro di Tokyo nel ricordo di Alex Zanardi. Dal dramma al successo