“Non lo troviamo più”, il tribunale di Velletri non restituisce un Rolex (da 50mila euro) sequestrato al suo proprietario

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-03

L’uomo, nel 2015, era stato accusato di furto di quel bene di lusso. Poi, però, era stato prosciolto. Al momento della restituzione, come da legge, l’amara sorpresa

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Gli era stato sequestrato quell’orologio di lusso, un Rolex, perché gli inquirenti lo avevano etichettato come “oggetto di sospetta provenienza”. In pratica, dunque, si pensava che quel cronografo non fosse stato acquistato, ma rubato durante uno scippo o una rapina. Poi, dopo sette anni, l’uomo è stato prosciolto da qualsiasi accusa e – come previsto dalla legge – si è rivolto al tribunale (quello di Velletri) per vedersi restituito il maltolto durante le fasi di indagine. Ma lì è arrivata l’amara sorpresa: di quell’orologio non vi era più traccia all’interno delle stanze dedicate agli oggetti sequestrati.

Velletri, il tribunale non restituisce al proprietario il Rolex sequestrato

“Non ritroviamo più l’orologio che le è stato sequestrato”. Questa è stata la risposta che gli uffici “corpi di reato” – ovvero quelli che si occupano del mantenimento degli oggetti sottratti e sequestrati nel corso delle indagini – hanno dato a quell’uomo che si era recato lì, a Velletri, per chiedere indietro quel Rolex. Perché dopo sette anni – era il 2015 quando arrivò il sequestro – l’uomo accusato – de facto – di aver rubato quel Rolex è stato prosciolto da ogni accusa. Insomma, era innocente e l’oggetto sequestrato doveva essere restituito al legittimo proprietario.

Ma non è stato così. Quel Rolex da 50mila euro (questo il valore commerciale dell’orologio di lusso, tra i brand maggiormente ironici e riconoscibili a livello mondiale) è sparito dagli scaffali (o dalle casseforti) dell’ufficio Corpi di reato del tribunale di Velletri. Sparito nel nulla. Un evento che, inevitabilmente, fa pensare a ben altro. Sottrarre e far scomparire un oggetto di lusso di quel tipo (che non passa propriamente inosservato) dagli uffici atti proprio alla salvaguardia di quanto sequestrato è, infatti, un episodio molto grave. Ora l’uomo – già accusato ingiustamente di furto nel 2015, visto il proscioglimento – potrebbe denunciare proprio lo stesso tribunale della cittadina sui Castelli Romani.

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