Cultura e scienze
La storia dei «pedofili virtuosi» tedeschi che escono allo scoperto
Giovanni Drogo 14/07/2015
Un sito tedesco rivendica la bontà di coloro che pur attratti dai bambini scelgono di non commettere reati sessuali e di farsi aiutare. Ma quello che manca da questa parziale uscita dall’ombra (perché nessuno ci mette nome e cognome) è l’apporto di un parere esperto. Uno psicoterapeuta in grado di guidare la lettura del fenomeno e di spiegarlo al resto della società
Qualche tempo fa, parlando di un documentario di Channel 4 dal titolo “The Paedophile next door” avevamo accennato ad un programma tedesco di rieducazione per pedofili. Ora, secondo quanto riporta la BBC uno dei partecipanti alle sedute di terapia rieducativa del Project Dunkelfeld ha deciso di uscire (in parte) allo scoperto pubblicando un libro che racconta la sua storia. L’argomento però è davvero delicato e forse sarebbe meglio lasciare spazio al parere degli esperti e non solo a quello dei pedofili virtuosi (come amano definirsi).
COS’È IL PROGETTO DUNKELFELD
Il Prevention Project Dunkelfeld parte da un semplice assunto: i pedofili non sono tutti criminali, ci sono persone che sono sessualmente attratte dai bambini ma che non hanno ancora commesso (o non commetterebbero mai) un crimine sessuale nei loro confronti. Si tratta quindi di una terapia di supporto rivolta a coloro che hanno paura di poter abusare di un bambino o (nel caso di coloro già condannati per reati a sfondo sessuale e abusi sui minori) di poterlo commettere di nuovo. Il programma però non è rivolto a coloro che sono attualmente sotto indagine per reati connessi alla pedofilia o per coloro che non hanno ancora scontato del tutto la pena.
For taking part in this project one should be aware of one’s own problem regarding sexual impulses toward children and should also be self-motivated to make use of therapeutic support.
Included in the therapy program will be:
• Persons who have not committed criminal offenses yet (child sexual abuse, use of child abusive images, etc.), but who fear they might do so in future
• Persons who have already committed criminal offenses but who have not (yet) been spotted by the judicial system
• Persons who have committed criminal offenses in the past for which they have been reported and/or legally convicted, given that the sentence has already been fully served and they are no longer under judiciary supervision. All legal issues need to be settled.
Not liable for inclusion in the therapy program are persons who are currently under investigation for possible offenses, who have not fully served their sentence and/or who are on parole and/or obliged to fulfil certain conditions.
Si tratta di un percorso terapeutico gratuito e non obbligatorio (perché in Germania non c’è alcuna legge che lo imponga) fatto di sessioni di terapia di gruppo e di incontri individuali.
USCIRE DALL’OMBRA
Uno dei partecipanti a questi corsi è Max Weber (nome ovviamente di fantasia) che dopo aver seguito le terapie del progetto per (solo) un anno (con tre ore di terapia a settimana) ha deciso di aprire un sito e scrivere un libro dal titolo “Für ein Kinderlachen” (qualcosa come “Per il sorriso di un bambino”) sulla sua esperienza di pedofilo non criminale. Qualcuno potrebbe obiettare che un anno di terapia è un po’ poco per poter discutere serenamente della propria condizione e soprattutto annunciare una soluzione al problema rappresentato dall’essere attratti dai minori. È così. Ciononostante Max vuole raccontare la sua esperienza, perché vuole uscire allo scoperto. Max è uno degli amministratori (pare ci sia anche una vittima di abusi tra gli admin) del sito Shadow Project un sito per i pedofili che non vogliono commettere reati e che vogliono essere apprezzati per lo sforzo che stanno facendo ogni giorno (LOL WUT).
We are talking about people who experience sexual attractions—some exclusively, some non-exclusively—to children, and who willingly decided not to act on these urges—and make this same decision again and again, every day of their life. People, who have to live against their nature to make sure, they don’t irreparably hurt others: Children! People, who have the guts to live a life most human beings could not even imagine: without ALL sexual intimacy to a partner they genuinely feel attracted to. Please try to imagine this for just one moment!
Ma da quali ombre vogliono uscire questi pedofili “consapevoli”? A quanto pare il problema principale è rappresentato dalla cattiva nomea di cui gode la categoria. Ovvero i pedofili casti vengono accomunati ai pedofili criminali e quindi sono costretti a nascondersi.
For responsible celibate pedophiles it is long overdue to step out of these shadows. We still get confused with people offending kids or wanting to legalize sex with children. This project shall help to deliver our message! We are there and we are not just a few who choose to walk this path, and we are reasonable and responsible human beings!
È vero, una società non dovrebbe criminalizzare questi individui, una società giusta dovrebbe aiutare le vittime e preoccuparsi anche della prevenzione, ovvero occuparsi dei potenziali colpevoli. Ma le rivendicazioni di orgoglio dei pedofili di Shadows Project sembrano indicare che il loro problema è stato affrontato solo in parte. D’accordo, non hanno commesso alcun reato, ma il fatto stesso di rivendicare la loro condizione è un atteggiamento che stenta a nascondere una certa forma di aggressività non ancora completamente risolta. Il sito raccoglie anche una serie di scritti e di poesie di pedofili non criminali, che forniscono un’interessante punto di vista interno alla questione dei pedofili virtuosi.
Quello che manca da questa parziale uscita dall’ombra (perché nessuno ci mette nome e cognome) è l’apporto di un parere esperto. Uno psicoterapeuta in grado di guidare la lettura del fenomeno e di spiegarlo al resto della società. Max e i suoi amici possono avere anche le migliori intenzioni, e seppur breve il lavoro di terapia che hanno compiuto alcuni di loro potrebbe davvero averli aiutati a comprendere il loro personale problema ma si sente la mancanza di una figura in grado di mediare le loro istanze e rivendicazioni con il diritto della società a sentirsi protetta e tutelata da certe forme di abuso. I pedofili virtuosi possono aver fatto un passo avanti per accettare sé stessi, ma la società non l’ha ancora fatto e potrebbe davvero non capire (e non avrebbe torto).