La sentenza sulla Total che arriva proprio mentre Renzi dice che non arrivano le sentenze

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-04-04

Giustizia a orologeria: il premier dice che le inchieste sul petrolio ci sono ogni quattro anni ma non arrivano mai a sentenza. E proprio oggi il tribunale di Potenza condanna per corruzione, concussione e turbativa d’asta per l’esproprio dei terreni e i lavori di realizzazione del Centro oli di “Tempa Rossa”

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Il Tribunale di Potenza ha condannato in tutto nove persone – imputate a vario titolo per corruzione, concussione e turbativa d’asta per l’esproprio dei terreni e i lavori di realizzazione del Centro oli di “Tempa Rossa” – nell’ambito del processo allora chiamato “Totalgate”, per pene che complessivamente ammontano a 47 anni e sei mesi di reclusione. In particolare, sono stati condannati l’ex ad di Total Italia Lionel Lehva (tre anni e sei mesi di reclusione) e l’ex manager della Total Jean Paul Juguet (tre anni e sei mesi), due ex dirigenti locali della Total, Roberto Francini e Roberto Pasi (sette anni di reclusione ciascuno), l’imprenditore Francesco Rocco Ferrara (sette anni di reclusione), l’ex sindaco di Gorgoglione (Matera) Ignazio Tornetta (sette anni), l’ingegnere Roberto Giliberti e il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Corleto Perticara (Potenza) Michele Schiavello (cinque anni ciascuno), e l’imprenditore Nicola Rocco Donnoli (due anni e sei mesi). Per Lehva e Juguet è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, mentre per Pasi, Francini, Ferrara, Tornetta, Schiavello e Giliberti l’interdizione è perpetua.

La sentenza sula Total che arriva proprio mentre Renzi dice che non arrivano le sentenze

Per 18 imputati è stata disposta l’assoluzione. Nel dispositivo il giudice, Aldo Gubitosi, ha inoltre disposto la restituzione al pm degli atti relativi alle posizioni di Total, Sogesa e Impresa Ferrara “per nuove valutazioni”. Il pm, Veronica Calcagno, aveva chiesto pene per un totale di circa 90 anni di reclusione. La vicenda si riferisce a un’inchiesta condotta nel 2008 dal pm Henry John Woodcock – ora in servizio a Napoli – sulla realizzazione del Centro oli di “Tempa Rossa”, in particolare per le procedure di esproprio dei terreni che avrebbero poi dovuto ospitare la struttura, e la concessione degli appalti per i lavori. Il Comune di Corleto Perticara (Potenza) è stato condannato in solido “quale responsabile civile” al risarcimento dei danni alla parte civile (con Schiavello, Pasi, Francini e Giliberti). Per ironia della sorte, la sentenza è arrivata in mattinata ed è stata resa noto nel pomeriggio, proprio mentre stava intervenendo alla direzione PD a proposito della inchiesta di Potenza: “Io dico ai giudici di indagare e di arrivare subito a sentenza. Le inchieste in Basilicata ci sono come le Olimpiadi, ogni 4 anni, ma non si è mai arrivati a sentenza”. Giustizia a orologeria!1!

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