La scomparsa di quattro firme dal referendum sul taglio dei parlamentari

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-09

Il verbale e la consegna sono stati bloccati. Secondo l’ANSA sono stati quattro senatori di Forza Italia dell’area vicina a Mara Carfagna

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Slitta il deposito in Cassazione delle firme per il referendum sul taglio del numero dei parlamentari. L’appuntamento fissato per questa mattina è stato rinviato. Il motivo è stato il ritiro della firme da parte di alcuni senatori. “Alcuni, credo 4, hanno ritirato la firma. Ma altri hanno chiesto di aggiungersi – spiega Andrea Cangini di Fi tra i promotori della raccolta – per questo ci è sembrato corretto riaprire i termini della raccolta firme e chiedere un nuovo appuntamento in Cassazione”. Prima che si sfilassero 4 senatori, le firme raccolte erano 66. Quelle necessarie per chiedere il referendum sono 64. Il termine per il deposito in Cassazione è il 12 gennaio.

La scomparsa di sei firme dal referendum sul taglio dei parlamentari

Secondo l’agenzia di stampa ANSA, che cita una “fonte attendibile”, sono quattro senatori di Forza Italia, dell’area vicina a Mara Carfagna, guidati da Massimo Mallegni, i parlamentari che hanno ritirato la firma dalla richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari. I promotori della raccolta, a quanto si apprende, stavano chiudendo il verbale, quando Mallegni ha bloccato l’operazione, dando vita ad una discussione. Il verbale è stato quindi bloccato, così come la consegna. Sempre a quanto si apprende, anche tra i senatori del Pd che hanno firmato è in corso una riflessione, dopo l’intesa con M5s sulla legge elettorale. Le firme devono essere raccolte e verbalizzate entro domenica 12 e possono essere consegnate in Cassazione anche il 13. Come abbiamo spiegato, un referendum sulla questione avrebbe comunque numeri già ben definiti:

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Il sondaggio sul taglio dei parlamentari (La Repubblica, 23 dicembre 2019)

“L’appuntamento ultimo per il deposito delle firme in Cassazione è per domani alle 15. Tutto è a rischio finché non si conclude. Finché non avremo depositato le firme in Cassazione un margine di dubbio ci sarà sempre. Se entro domani alle 15 non ci presenteremo, il referendum non si svolgerà e dal 12 entrerà in vigore il taglio dei parlamentari”, dice Cangini.

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