La procedura disciplinare per Fabio Tortosa

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-04-16

Il Corriere della Sera e le decisioni di Alessandro Pansa

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Fabio Tortosa, il poliziotto che era con il VII Nucleo antisommossa alla Diaz nel 2001 a Genova e che in uno status su Facebook ha scritto che rientrerebbe mille volte nella Caserma, sarà sottoposto a procedura disciplinare. Scrive oggi Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera:

Poco importa che Tortosa non sia stato coinvolto nel processo sulle violenze alla Diaz e abbia solo voluto rivendicare — sostiene lui — la correttezza delle azioni proprie e del suo reparto, toccato solo marginalmente dalle indagini; il risultato è stato un ciclone di nuove tensioni intorno alla polizia, che potrebbero innescare ulteriori scontri e mettere a repentaglio la sicurezza del poliziotti, oltre che l’immagine del Corpo.
È per questi motivi che il capo Alessandro Pansa, il quale si trovava all’estero ed è rientrato ieri mattina, ha dato immediate disposizioni perché il vicario Alessandro Marangoni avviasse subito l’istruttoria per i procedimenti disciplinari, anche su chi ha semplicemente aderito pubblicamente a un «comportamento censurabile».

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L’autore del post contestato aderisce al Consap, una delle sigle collocate a destra nello schieramento sindacale interno, e sebbene non risulti tra i quadri dirigenti del gruppo potrebbe tentare di far valere le relative «immunità » per ciò che riguarda le dichiarazioni pubbliche non autorizzate. La sanzione ipotizzabile nei suoi confronti potrebbe andare dalla più lieve deplorazione alla sospensione temporanea dal servizio. Vicende personali a parte, il nuovo «caso Diaz» ha riaperto una ferita che dopo quasi tre lustri è tutt’altro che chiusa: per le vittime di quell’irruzione degenerata in pestaggio ma anche per l’amministrazione che ne porta la responsabilità.
E riporta d’attualità il problema della gestione della piazza, nonché del comportamento dei reparti specializzati. Il senatore del Pd Luigi Manconi, da sempre attento a questi temi, coglie l’occasione per rilanciare la necessità di adottare in fretta il «codice identificativo » sui caschi o le divise di chi viene impiegato in servizi di ordine pubblico.

Leggi sull’argomento: Fabio Tortosa e la teoria del complotto dei poliziotti sulla Diaz

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