Attualità
La monnezza di Roma verso Civitavecchia e Salvini in arrivo
neXtQuotidiano 26/11/2019
La resistenza di Civitavecchia all’invasione proseguirà oggi con il botto: è annunciato l’arrivo di Matteo Salvini. Intanto i vigili dovranno fermare i camion di AMA
La monnezza di Roma va verso Civitavecchia e l’emergenza permanente dei rifiuti nella Capitale rischia di trasformarsi in caso politico: il sindaco leghista della cittadina Ernesto Tedesco ordina ai vigili di bloccare i camion mentre il segretario della Lega Matteo Salvini promette: «Presto andrò a Civitavecchia».
La monnezza di Roma verso Civitavecchia e Salvini in arrivo
Virginia Raggi, in qualità di sindaca della Città metropolitana, ha firmato ieri l’ordinanza per inviare nella discarica di Civitavecchia mille tonnellate al giorno in attesa che venga riaperto l’invaso di Colleferro, che da Roma riceve 1.100 tonnellate al giorno. Ma la sua ordinanza è stata subito smentita dal titolare della società Mad, Valter Lozza, che gestisce il sito di Fosso del Crepacuore (così si chiama la discarica di Civitavecchia): «Al massimo si potrebbero conferire 100 tonnellate in più». E mentre Raggi promette un’indagine sui fannulloni di AMA dopo il servizio delle Iene, nel tardo pomeriggio è stato l’assessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani, a inviare un segnale al Campidoglio: «Se entro questa settimana Roma non darà risposta sugli impianti che devono essere realizzati in città per scongiurare l’emergenza – ha ribadito in un’intervista – prima faremo un’ordinanza e, se non verrà ottemperata, scatteranno i poteri di surroga della Regione con un meccanismo di commissariamento». «Ama in teoria è ricchissima visto il contratto di servizio da 900 milioni l’anno, soldi che derivano dalla Tari. Ha tutto per realizzare gli impianti che mancano. Perché non lo fanno e bisogna rivolgersi fuori Comune e fuori Regione? Andrebbe chiesto a loro».
E infatti l’ordinanza che la Regione prepara «in collaborazione con gli altri due enti», non andrà solo a precettare tutti gli impianti del Lazio affinché accolgano ancora più rifiuti, o a dare all’Ama le coordinate per pulire la città, come era stato nell’atto emanato durante la crisi di luglio. Stavolta il diktat riguarda pure siti di stoccaggio e impianti nell’ambito comunale, quindi soluzioni radicali (e politiche) che il Campidoglio, dopo anni di rimpalli con la Regione, ora avrà l’obbligo di indicare in 7 giorni per evitare il commissariamento. Resta da capire cosa farà Raggi: al momento, infatti, non si muove dal no ai siti di stoccaggio, in sostanza piccole discariche a tempo.
Perché la monnezza di Roma va a Civitavecchia
Repubblica Roma pubblica oggi una serie di domande e risposte sulla nuova emergenza rifiuti che porta la monnezza di Roma a Civitavecchia:
Perché l’emergenza? Roma è di nuovo in emergenza perché da quasi una settimana è chiusa la discarica di Colleferro, dove la capitale porta ogni giorno 1.100 tonnellate di rifiuti indifferenziati trattati. Sono infatti in corso accertamenti da parte della magistratura dopo che un incidente è costato la vita a un operaio.
Quando riapre Colleferro? Colleferro dovrebbe riaprire entro la settimana, ma la vera emergenza sarà dal primo gennaio 2020, quando la discarica chiuderà definitivamente per saturazione degli spazi.
Cosa ha deciso il Comune? Finora niente, tranne mandare 1.000 tonnellate al giorno di rifiuti in più nella discarica di Civitavecchia.
Perché la Regione vuole commissariare il Comune? Perché Roma Capitale non ha preso nessuna decisione per far fronte all’emergenza né ha elaborato un piano a medio e lungo termine per liberare Roma dalle continue emergenze.
In cosa consiste il commissariamento? La Regione può esercitare i poteri sostitutivi per il bene della collettività se il Comune risulta inadempiente. Il commissario, nella persona del presidente della Regione, o persona da lui designata, può prendere i provvedimenti che ritiene necessari per Roma.
Quali sono le misure che la Regione prenderebbe? Prima di tutto l’individuazione di uno o più siti per realizzare le discariche di servizio che Roma non ha, dei siti per lo stoccaggio dei rifiuti in attesa che vengano trasferiti altrove per essere trattati. Ancora: eventuali gare per portare i rifiuti all’estero.
Intanto il sindaco leghista, Ernesto Tedesco, qualche anno fa assessore in quota AN e oggi salviniano, ha ordinato ai vigili di andare a svolgere controlli meticolosi ai camion dell’Ama, a verificare documenti e cavilli. La resistenza di Civitavecchia all’invasione proseguirà oggi con il botto: è annunciato l’arrivo di Matteo Salvini. Il sindaco intanto, da avvocato, sta preparando una battaglia di atti, a partire dal ricorso al Tar o da una possibile contro-ordinanza. Sul primo, per chiedere l’annullamento dell’editto della Raggi, è al lavoro l’Avvocatura, sulla seconda aspetta una relazione della Asl che potrebbe dargli una leva, visto che la discarica di Fosso del Crepacuore è organizzata per ricevere normalmente 250 tonnellate di rifiuti giornalieri (quasi tutti romani), mentre ora ne arriveranno il quadruplo, che significa, tra l’altro, riempire la discarica in pochi mesi, invece dei due anni previsti.
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